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Percorso tecnicamente ben costruito, impegnativo ma non troppo lungo. Molto interessanti le postazioni della prima guerra mondiale sul Col Rosà.
Superare Cortina e pochi chilometri dopo lasciare la strada per la chiara indicazione del camping sulla sinistra, poche centinaia di metri e potete lasciare l’auto prima del camping (1280 m).
Dal camping si prosegue a nord su forestale 417 nel bosco fino ad incontrare a sinistra il bivio segnato 408 per passo Posporcora al quale si accede su piacevole e ben tracciato sentiero a volte panoramico, a volte ripidamente tortuoso (1720 m. – 1.20’).
Dal passo la chiara indicazione porta a destra a raggiungere, tra ripidi passaggi tra mughi, l’attacco presso una grotta (ca. 1880 m). Salire per rocce e mughi all’evidente spigolo guida della via. Iniziano le corde fisse che in verità si possono utilizzare solo per sicurezza essendo la via completamente arrampicabile. Si prosegue in verticale senza particolari deviazioni superando un diedro con mughi quindi su rocce più pulite, un camino e dopo una traversata esposta e divertenti rocce si giunge su una terrazza di mughi poco sotto la cima.
Un ultimo salto finale con alcuni pioli porta in vetta per ammirare il panorama a 360° (2166 m – 1.00’).
Si prosegue verso nord su 447 che declina tranquillo sulle ghiaie della cresta, attraversa vecchie postazioni di guerra e quindi a ca. 1700 m punta deciso a destra sul fianco orientale del monte; la discesa si fa più ripida e tortuosa superando decisa quasi 500 metri e a portare a congiungersi alla forestale e sentiero 417 proveniente da sinistra (1310 m – 1.00’).
In breve verso sud in piano fino al camping (1280 m – 0.30’).
Splendida traversata di un monte modesto solo in altitudine ma situato in posizione felice. Interessante e molto divertente la progressione nel tratto attrezzato come pure la discesa.
Da passo Posporcora: 408 per Val Travenanzes / Cascate di Fanes – 409 per Col Drusciè
