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relazioni

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Prealpi - Belluno
Faverghera
1641 m
Santa Croce 407 m/Lastra 431 m
1250 m
5 h
F
►►
rif. Brigata Alpina 1607 m-cas. Faverghera 1600 m

Facile ascensione al monte Faverghera, prima altura significativa della dorsale del Nevegal sopra Fadalto ed il Lago di Santa Croce. Sentiero facile e diretto percorrersi col fresco ad inizio primavera o autunno. I due appoggi risultano aperti solo d'estate ed in inverno. Bei panorami sul lago, Cansiglio ed Alpago durante la risalita finale e sulle dolomiti Bellunesi dalla cima. Brutto l'impatto visivo del rif. Brigata Alpina e con le sue mega antenne.

Sull'autostrada Vittorio Veneto–Belluno all'uscita S.Croce ci si porta a nord a Sella Fadaldo che si valica. Pochi chilometri e si scende a Santa Croce dove a centro borgata si parcheggia a sinistra presso una fontana. Possibile lasciare l'auto pure in qualche parcheggio poco prima (407 m).

Poche decine di metri prima della fontana una stretta stradina si alza verso destra tra le poche case e quindi seguendo un vecchio segnavia sul muretto si imbocca un viottolo che subito si trasforma in camminamento tra i prati. Lo si risale fino al termine dove si immette poco sopra in una stradina asfaltata, la si segue a destra in leggera discesa per poche
centinaia di metri quindi ad una tabella a sinistra con segnavia 950 si entra nel bosco. Si seguono i camminamenti ed i segnavia dapprima su terreno smosso e poco piacevole quindi nel bosco più fitto passando accanto un recinto e deviando sensibilmente a sinistra in salita fino ad una radura aperta e dall'aspetto più distensivo dove anche una tabella ci conferma la direzione. Sin qui anche dalla frazione di Lastra poco prima di Santa Croce da cui arriva con linea diretta un sentiero.
Ora a destra ancora a ridosso del bosco si risale un corto pendio al cui termine ci si innesta in una mulattiera proveniente da destra. Memorizzare questo incrocio in quanto manca qualsiasi segnalazione o riferimento. Seguire a sinistra la mulattiera che passa una costruzione poco oltre. Ad una successivo incrocio con altra strada bianca da sinistra si prosegue diritti sempre in salita. Pochi minuti dopo si incrocia a sinistra una traccia tra la vegetazione che è possibile seguire per accorciare il percorso oppure continuare a seguire la larga sterrata che più avanti curva a riprendere più sopra la deviazione appena menzionata. Alcune tabelle segnaletiche sugli alberi guidano un'altra scorciatoia a tagliare la strada che si incrocia ancora più sopra. L'ultima segnalazione con tabella e segnavia 950 la troviamo più in alto verso una ben più marcata deviazione a sinistra che non si deve mancare.
Ora il sentiero sempre ben segnalato ma obbligato punta ripido in salita senza ulteriori deviazioni e con pendenza costante e accentuata. Dopo parecchi minuti nel bosco si assecondano in successione alcuni larghi tornanti ma che non attenuano la ripidità del percorso. Dopo l'ultimo a sinistra ci si porta fuori dal bosco nei pressi di una torretta in aperta visione dei pendii soprastanti verso il monte Faverghera e sotto verso il lago di Santa Croce, l'Alpago ed il vicino Cansiglio (1240 m – 1.40').
Su spazi aperti ora si seguono le larghe tornate del sentiero che si porta alternativamente verso destra ad aggirare alberi isolati e verso sinistra al centro del largo e verde pendio. Più sopra seguendo alcuni paletti nei prati ci si dirige in maniera più diretta verso le ormai vicine alture del Faverghera. Si accosta una depressione del terreno che si supera poco più a
sinistra quindi con linea diagonale verso sud in direzione del brutale edificio del rif. Brigata Alpina (1607 m) che si approccia per un fugace accosto e deviando subito a destra per il crinale delle vicine alture che porta in breve alla principale del monte Faverghera (1641 m – 0.45').

Si scende alla stradina che poco più dietro accosta il crinale e la si segue brevemente sino alle costruzioni nei pressi di casera Faverghera (1549 m). Una tabella verso destra porta verso ovest ad aggirare la vicina altura quindi a scendere nei pressi di altra costruzione accostando una zona singolarmente ricca di massi isolati verso la depressione attraversata in salita. Dal suo attraversamento lungo il sentiero percorso in salita, sino alla torretta e quindi nel bosco ripercorrendo integralmente i sentieri o approfittando delle eventuali scorciatoie tra i lunghi tornanti della mulattiera. Dopo una più bassa costruzione nei pressi di un tornante a sinistra riprendere la deviazione diritta ma non segnalata che porta brevemente alla radura da cui seguendo tabelle e segnavia ci si riporta al PP (407 m – 1.40').

Giro di mezza giornata utile per una sgambata d’allenamento. La prima parte nel bosco risulta ripida anche se su comoda traccia ed i segnavia a volte mancanti presso le deviazioni ed invece ripetuti lungo il sentiero obbligato. Oltre il bosco nella seconda parte l’ambiente è più aperto con ampie visioni.
Nei pressi della cima risulta notevolmente negativo l’impatto del rif. Brigata Alpina, sia per la brutta struttura dell’edificio sia per le numerose e gigantesche antenne presenti in zona. Più piacevole l’ambiente nei dintorni della casera Faverghera. I punti d’appoggio risultano comunque chiusi fuori stagione e non ci sono possibilità di eventuale riparo.

Dal Faverghera: 13 a S per la mulattiera sulla dorsale al Col Visentin / 7 a N per La Casera / sentieri a NO per il Nevegal
Dalla depressione sotto il rif. Brigata Alpina sentiero di raccordo a S con il Troi de Mez

2013
Serena, Stefano e Michele
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