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Prealpi - Friuli
Bivacco dell'Asta - Taront
1370 m - 1320 m
Andreis 456 m
1100 m
5 h
F
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biv. Dell’Asta 1370 m

Escursione che permette un isolamento inconsueto e finanche imprevisto a pochi chilometri dalla pianura. Percorso circolare con breve deviazione al nuovo bivacco dell’Asta in stupenda posizione presso l’omonima forcella. L’ascesa al Taront viene descritta per il nuovo tracciato che segue il pendio nord e la discesa avviene sulla comoda e panoramica dorsale a toccare i vari colli sino all’abitato di Alcheda, poco lontano da Andreis.

Dopo Maniago sulla SS 251 della Val Cellina e subito dopo la galleria del monte Fara, a destra per Andreis. Attraverso il paese in direzione di Alcheda si passa il centro visite del parco Dolomiti Friulane e subito dopo si parcheggia ad uno spiazzo con fontana (456 m).

Dal parcheggio si continua sulla stradina a scendere verso il ponte sul Ledron dove qualche metro prima si devia a destra presso apposite segnalazioni su segnavia 975-976. Si segue la mulattiera che poco oltre scende per qualche metro ad incrociare il torrente e sulla sponda opposta presso una tabella inizia la da subito ripida salita a tornanti nel bosco. Si lascia dapprima a destra la mulattiera per il Ciavac e successivamente pure la deviazione 975 per forcella Navalesc continuando diritti ad attraversare il greto.
Si guada il torrente in secca e ci si inerpica ancora su ottima traccia nella vegetazione poco sopra il dirupo alla nostra destra. Con qualche breve falsopiano in diagonale e successive svolte ci si alza passando un rugo ed ancora più ripidi attraverso un boschetto di pini. Ancora un breve traverso in diagonale ed alcune svolte portano sopra una selletta con punto panoramico (780 m – 0.50’).
Il sentiero prosegue con tratti più ripidi e traversi su pendii da percorrere con passo accorto. Si passa un pulpito roccioso, alcuni rientri del sentiero ed un piccolo greto fin sotto una parete rocciosa. Siamo sotto la forcella che si approccia a sinistra risalendo l’ultimo faticoso tratto dapprima nel bosco ed infine su costone fino all’albero che segna il crocevia di forcella Antracisa (1173 m – 1.00’).
Ora a destra verso nord sempre su 976 a rimontare il vicino colle con capitello e sempre in salita su passo ben segnato ma spesso appena esposto. Si traversa in diagonale  intervallando alcune irte salite su strette svolte sopra il pendio dirupante a sinistra. Quando il sentiero si calma siamo ormai sopra forcella dell’Asta e con gli ultimi metri in discesa sino
al panoramico pulpito dove sorge il nuovo bivacco dell’Asta (1370 m – 0.30’)
Si ripercorre il tratto a ritroso sino a forcella Antracisa (1173 m – 0.20’).
Ora a sud seguendo il segnavia 977 e dopo i primi metri ripresi in salita, la vecchia indicazione del segnavia 977 viene segnata come sbarrata da alcuni rami posti sulla traccia. Si seguono le recenti tracciature sulla sinistra che su ampie e ben disegnate svolte risalgono con giusta cadenza la dorsale tra gli alberi e velocemente portano alla comoda ed ampia sommità del monte Taront (1320 m – 0.20’). Balcone sulla Val Cellina, il lago di Barcis e le alture circostanti dalla comoda panchina della cima appena fuori dal bosco.

Dalla cima è evidente la linea che segue la dorsale in discesa verso sud a toccare i vari colli uniti dalla chiara traccia. Si scende comodamente sulle nuove tracce scavate e pochi minuti dopo si incrocia a destra l’innesto del vecchio sentiero che aggirava il versante ovest del Taront. Si scende alternando scalinamenti più ripidi a brevi tratti più comodi seguendo la linea ideale sulla dorsale sino ad un albero con segnavia e capitello presso l’altura del Turlon (920 m – 0.30’).
Ora a sinistra nel bosco su pendenza accentuata ma comoda traccia a fianco di un valloncello che si attraversa più sotto. Sull’opposto versante ora il sentiero è molto comodo e piacevole sino al taglio di un circo detritico dove è presente l’unico passo appena delicato essendo il fondo instabile e le rocce a fianco poco affidabili. Oltre questo ancora nel mezzo bosco e dopo gli ultimi tornanti tra i pini sino a sbucare sopra le case di Alcheda (540 m – 0.30’).
Diritti a prendere un breve selciato ed incrociare più sotto la strada che, a sinistra, riporta velocemente al ponte sul Ledron ed oltre con gli ultimi passi in salita al parcheggio di Andreis (456 m – 0.30’)

Per la modesta altitudine è preferibile percorrere l'itinerario ad inizio o fine stagione e nel caso, considerato il microclima del posto (la conca di Andreis è sempre 2/4 gradi inferiore al territorio circostante) e l'orientamento a nord del tratto Forc.Antracisa - biv. dell'Asta si consiglia prudentemente la presenza dei ramponcini nello zaino.
Il nuovo tracciato che porta al Taront è più semplice e meno insidioso del precedente che lo aggirava ad ovest essendo in alcuni punti delicato ed instabile, quindi in precaria manutenzione. Si presume una prossima dismissione dello stesso e conseguente tracciatura del nuovo percorso. Anche il tratto dalla forcella al bivacco va affrontato con attenzione essendo tracciato su un pendio scosceso.
La sosta al nuovo bivacco vale tutta l’escursione. Il fabbricato è ottimamente attrezzato e dispone di illuminazione interna a led, stufa e tavolati per un comodo pernotto.

Dal guado: 975 a NE per Sentiero naturalistico monte Ciavac / forc. Navalesc
Dal bivacco: 976 a N per forc. Giaveld / incrocio con 974 a S per biv. Molassa/Barcis

2013
Daniela, Serena, Mauro e Michele
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