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Semplice e panoramica cima poco sopra Belluno e ideale balcone sullo Schiara. Con neve la variante lungo la ripida cresta può essere delicata.
Percorribile tutto l’anno evitando i mesi più caldi.
Dal parcheggio a Case Bortot (700 m), si ritorna qualche passo indietro, e si prende una mulattiera verso nord dal cartello che indica Zimon de Terne.
La comoda mulattiera ripida all’inizio porta poco sopra ad un bivio: a destra si prosegue su comodi tornanti fino al l’incrocio successivo, a sinistra su stretto ma comodo sentiero con variante solo più ripida allo stesso punto. Dove i due tracciati si re incrociano un chiaro graffito su roccia preannuncia due successive deviazioni a sinistra. Si tralascia la prima per imboccare la seconda che nel bosco guida fino ad un caratteristico ricovero (1050 m. – 50’).
Si prosegue nel bosco abbastanza diretti ed oltre il suo limitare si tocca un secco tornante a sinistra presso un albero prosegue la normale mentre chiari bolli rossi a destra indicano una ripida e stretta variante di salita (1320 m. - 30’).
Si risale la stretta e ripida cresta con attenzione soprattutto quando il fondo è bagnato oppure innevato fino a spuntare su un comodo ballatoio erboso; ancora pochi minuti in salita diagonale e poi sempre sulla linea di cresta meno ripida sino ad un isolato albero dove giunge anche la via normale da poco più sotto alla nostra sinistra. Davanti si apre tutta la
restante via di salita fin verso la cima. Si resta ora poco alla sinistra dei salti verticali verso est, seguendo il sentiero o le tracce su neve; si tocca una anticima seguita velocemente dall’ultima poco ripida risalita verso la cima principale (1794 m – 1.20’).
Stesso percorso fino al circo erboso che precede l’albero isolato, quindi scendere a destra e prendere il segnalato sentiero della normale che con una serie di veloci tornanti perde subito quota. Quando il sentiero torna quasi orizzontale si supera una corta e stretta cengia (ora non più attrezzata) oltre la quale, girato un costone, si ritorna al bivio con la variante di salita. Si percorre a ritroso tutto il tratto di andata, toccando il ricovero e velocemente al parcheggio (1.30’).
Bel panorama soprattutto lungo la cresta finale: le vette feltrine e la Pala Alta ad O, Burel, Schiara e Pelf a Ne Monte Serva ad E. Da evitare in estate per il caldo e con attenzione con neve e bagnato sulla ripida variante sotto le ultime risalite.
