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Principale cima sopra Longarone che non risulta indicata da alcun segnavia e seppure priva di attrattive alpinistiche offre uno spettacolare ed attraente panorama dalla vetta. L’approccio alla cima risulta più agevole risalendo il vallone centrale del Campedel sfruttando i migliori camminamenti o passi di risalita fino all’ultima breve crestina.
Da Longarone centro si seguono le indicazioni per Podenzoi oppure dopo il paese sulla strada principale si prosegue fino a Castellavazzo per deviare a sinistra con la medesima meta. Sulla stradina più a monte del borgo si parcheggia comodamente presso un ampio spiazzo con panchine e fontana dove alcune tabelle indicano varie destinazioni (820 m).
Seguendo la tabella per casera Busnich segnavia 484 si asseconda un ripido sentiero tra muretti a secco che sopra si apre nel bosco e si sviluppa anche su alcuni tornanti. Si taglia qualche rio asciutto e ci si avvicina alla particolare fascia di rocce rosate della Piedera che possiamo intravvedere lungo il percorso. Un ampio vallone viene traversato e nella parte finale un ruscello rientrando nella vegetazione dove con alcuni tornanti si giunge sotto un verde pendio aperto che si risale sino all’ometto con tabella in località Col de Corui (1420 m – 1.10’).
Si rientra nel bosco per uscirne sotto un largo e verde canale che scende dalle lontane e soprastanti alture e risalendo gli ultimi ripidi passi sul colle panoramico solo di pochi metri anticipante la verde radura dell’invitante casera Busnich (1563 m – 0.20’).
Dietro la casera principale una tabella indica il proseguimento del 484 in salita a nord che brevemente porta tra i primi mughi verso due torrioni che fanno da contorno alla semi nascosta forc. Busnich (1631 m – 0.15’).
Si cala nel versante nord scendendo per qualche decina di metri lungo un piacevole traverso con panorami verso il Bosconero ed il Sassolungo che da fuggevoli tra gli alberi si aprono poco a poco. Quando il sentiero ritorna senza eccesso a risalire si perviene ad un grande e largo canalone da attraversare; in caso di forte innevamento puntare ad un evidente ometto sul pendio opposto quasi alla stessa altezza. Si rientra tra gli alberi tendendo leggermente a destra e seguendo i segnavia si risbuca su un panoramico colle dove sorge una recente costruzione chiusa in zona Campigol de la Sesàrola (14695 m – 0.40’).
Si continua in salita dapprima più contenuta e successivamente più irta con gli ultimi tornantini dentro un canale erboso nei pressi della tabella indicante il biv. Tovanella a forc. Sesàrola (1930 m – 0.20’).
Siamo ora davanti al vallone del Campedel che è circondato dalle varie dorsali che costituiscono la Cima de L’Albero. Non ci sono indicazioni o segnavia per la salita alla cima e per quella principale bisogna puntare all’altura centrale dove è distinguibile il profilo di una tabella posta in vetta. Sia la dorsale a sinistra che quella destra appaiono alquanto impegnative per le zone di mughi che le ricoprono. Se libero da neve si può scendere nel vallone per risalirlo nella parte centrale e lasciata la fascia rocciosa sulla sinistra salire oltre aggirandola sopra oppure comunque tenendosi sul lato sinistro a mezza costa. Poco sotto alla base della cima si devia appena a sinistra per risalire una vicina forcellina e dove ci si orienta seguendo un camminamento abbozzato. Sulla forcellina che apre il versante sud, con visione sulla casera Busnich, si tiene ora la destra e lungo pochi passi sull’esile cresta sino in cima con la tabella orientativa dei sentieri della Cima de L’Albero (2018 m – 0.30’).
Versanti atipici del Pelf e della Schiara, Talvena e Cime di Zita col sottostante Pian de Fontana. A nord le vicine Cime de la Serra ed il mirabile versante sud di Rocchetta Alta, Toanella e Bosconero.
Dalla cima si scende sulla traccia a nord-ovest alla sottostante forcella, aggirare i primi mughi a sinistra e scendere il ripido ma facile pendio verde sino alla vicina verde sella dove proviene una traccia che costeggia la nostra montagna lungo tutto il versante sud. Da qui è possibile, eventualmente proseguire a destra in quota orientandosi a valicare il vicino pendio per riprendere il 484 e scendere al sottostante biv. Tovanella.
Si continua a tagliare in decisa discesa i prati puntando all’aperta e ben visibile casera Colon che raggiungiamo a vista (1746 m). Continuiamo in discesa su poco accennate tracce e radi bolli per un centinaio di metri ad incrociare il 482 AV3 che proviene dal bivacco (1600 m – 0.30’).
Ora a sud su piacevole e mai ripida discesa, alternando tratti nel bosco ad ampi spazi aperti. Qualche tratto più scomodo e ripido viene superato velocemente ma tutto il costeggio sotto la Croda Bianca risulta rilassante. Si traversa un largo canale seguito da ulteriore piacevole camminamento sino alla tabella del Col Da Luni (1383 m – 0.30’).
Tra il verde intenso a proseguire sul sentiero che oltre si addentra definitivamente nel bosco su larga traccia sotto lo Spiz Ros sino ad un capitello con panchina (1144 m – 0.20’).
Da questo punto è possibile continuare sul 482 AV3 e rientrare a Podenzoi poco più sotto del parcheggio. Un centinaio di metri dopo il capitello abbandoniamo invece il segnavia e preferiamo deviare su evidente traccia a sinistra in costante discesa che tocca alcune vecchie casere sopra il paese su singolare e lastricato camminamento. Si tralasciano le varie deviazioni lungo il sentiero e dove il letto di sassi si stringe lo si lascia a sinistra per una traccia più comoda che riporta qualche metro prima della partenza (820 m – 0.20’).
Percorso ad anello piacevole.
Da cas. Busnich: 495 a NE per Olantreghe/Termine
Da forc. Pezzei: 484 ad O per biv. Tovanella - 482 AV3 a N per La Porta de la Serra/forc. Toanella/rif. Bosconero - 487 ad O per Val Zoldana
Da cas. Colon: 486 a S per Igne
