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relazioni

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Appennino - Gran Sasso
Ricci ferrata - Corno Grande Est
2903 m
Fano Adriano-Prati di Tivo 1450 m
900 m
5/6 h
media/difficile
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rif. Franchetti 2488 m

La Vetta Orientale è una delle cime nelle quali è diviso il Corno Grande del Gran Sasso d’Italia. Raggiungibile dal versante occidentale per la non semplice via normale oppure, dal lato nordorientale, dalla via ferrata Enrico Ricci. Come per tutti gli altri percorsi attrezzati del Gran Sasso, questa via ferrata è assicurata solo nei tratti più esposti e rappresenta un valido
banco di prova per i principianti.

Dalla località turistica di Prati di Tivo (TE) è necessario prendere l’ovovia della Madonnina aperta giornalmente in estate e nei fine settimana settembre/ottobre. In caso di chiusura conviene proseguire in auto dai Prati di Tivo fino alla località Piana del Laghetto e da qui imboccare il sentiero 103 che porta all’arrivo degli impianti di risalita. Dalla Madonnina su segnavia 103 che ci porta in salita costante e mai troppo ripida fino al rif. Franchetti (2488 m – 1.15’).
Il sentiero va affrontato con prudenza perché è in parte esposto ma è comunque assicurato con alcune corde fisse nei punti più delicati. Meraviglioso lungo tutta la salita il panorama verso le vette circostanti del massiccio del Gran Sasso, del monte Camicia e dei monti della Laga.

lla sinistra del rifugio un sentiero taglia il ghiaione che scende verso il Vallone delle Cornacchie su segnavia 152. Lo si percorre fino ad un’evidente rampa presso la quale iniziano le corde metalliche, comunque ci si può anche imbragare direttamente al rifugio vista la brevità dell’avvicinamento. Inizialmente i cavi si trovano sulla nostra destra in alto sulla parete e sono molto utili per la progressione. Dopo poche decine di metri il tratto attrezzato si sposta sulla sinistra della rampa per riprendere poi al centro. In questo tratto i cavi sono molto bassi e la progressione risulta un po’ difficoltosa perché di fatto si è costretti a camminare carponi, anche se per un tratto molto breve. 
Ben presto le funi finiscono e ci si trova a risalire un faticoso ghiaione al termine del quale arriviamo sull’orlo del famoso Paretone, il dirupo NE della Vetta Orientale del Corno Grande, con uno strapiombo di oltre 1300 m che non teme confronti con le più blasonate pareti alpine. Dopo una breve salita sulla destra ci troviamo davanti al tratto più tecnico, uno spigolo di una trentina di metri attrezzato con fune metallica, piuttosto esposto ma abbastanza agevole. 
Al termine di questo affrontiamo in aderenza un paio di facili paretine attrezzate fino al punto in cui le corde terminano definitivamente. Il successivo tratto è una risalita faticosa e abbastanza esposta del fianco NE della montagna. La salita avviene lungo la cresta e, in più punti, vi è la possibilità di fare capolino sul Paretone sfruttando uno dei numerosi pulpiti presenti alla nostra sinistra. Arriviamo, dopo un’ulteriore faticosa risalita, al punto di intersezione con la normale (passaggio un po’ esposto) e si prosegue lungo l’ultimo tratto di cresta, attraverso roccette (I), fino alla cima della Vetta Orientale del Corno Grande (2903 m - 1.45’ dal rifugio/3.00’ dalla Madonnina).
Da qui, nelle giornate terse, il panorama è grandioso e non è impossibile scorgere in lontananza la costa della Croazia.

Si ripercorre la cresta salita all’andata fino al punto di intersezione con la via normale. Possibile, a questo punto, anche ridiscendere lungo la ferrata e la cosa è consigliabile per chi non se la sentisse di affrontare la via normale la quale, pur non essendo particolarmente difficile, va comunque percorsa con prudenza. Al bivio, quindi, si gira a sinistra scendendo lungo sfasciumi e pietre con molta attenzione a non smuovere sassi (pp. I). I numerosi bolli bianco-rossi conducono per tutta la via. Verso il fondo della discesa si affronta il tratto più impegnativo, un camino di una dozzina di metri da disarrampicare tenendo la destra dello stesso (II) e con prudenza in caso di bagnato. Al termine del camino ancora poche roccette depositano sulla morena terminale del ghiacciaio del Calderone i cui resti sono ben visibili sulla nostra sinistra.
A questo punto si risale lungo il 153 seguendo gli onnipresenti bolloni bianchi e rossi fino a giungere al Passo del Cannone (2667 m). Da qui, sulla sinistra, si può deviare per la Vetta Occidentale del Corno Grande che con i suoi 2912 m è la cima più alta dell’Appennino. Dal passo si scende per tornanti fino alla Sella tra i due Corni (2573 m).
Di fronte si ergono le possenti muraglie di roccia del Corno Piccolo la cui cima è raggiungibile attraverso la bella via normale oppure per la via ferrata Danesi. Dalla Sella per il comodo 103 si scende in breve tempo al rif. Franchetti (2488 m – 1.00’/1.15’).
Dal rifugio, attraverso il percorso dell’andata, si rientra alla Madonnina (2015 m - 1.00’).

Informarsi sempre sugli orari di apertura dell’ovovia della Madonnina. Il tratto attrezzato è solo una parte di un itinerario molto bello e completo. Il protagonista assoluto di questo percorso è il meraviglioso Paretone che ci accompagna lungo buona parte della salita. La via non è difficile ma va affrontata con prudenza, specie lungo la discesa per la normale.
Naturalmente il livello di difficoltà si alza di parecchio in caso di presenza di neve o ghiaccio, evenienza molto frequente sul Gran Sasso anche a stagione inoltrata, ed in questo caso è necessario disporre dell’attrezzatura adeguata. La salita alla Vetta Orientale è combinabile con molti altri percorsi del Gran Sasso, in particolare con le salite al Corno Piccolo e alla Vetta Occidentale del Corno Grande. Molto utile, in caso di combinazione di più itinerari, il pernottamento al piccolo e accogliente rif. Franchetti del CAI di Roma.

Da sella dei Due Corni: 110 al Corno Piccolo v.n. oppure 107 ferrata Danesi – 105 rientro alla Madonnina s.a. Ventricini – 150 alla sella del Brecciaio per ferrata Brizio (informarsi sullo stato del percorso presso il rif. Franchetti)
Dal passo del Cannone: 103/154 al Corno Grande ovest – 103/101 traversata sul versante meridionale del Gran Sasso fino a Campo Imperatore per Sella del Brecciaio e rif. Duca degli Abruzzi
Dal 104 verso biv. Bafile: Direttissima sud al Corno Grande ovest per itinerario alpinistico.

2014
Maurizio
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