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relazioni

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Dolomiti - Belluno
Zervoi
1842 m
Val Desedan-Cajada-Col d’Igoi 1258 m
600/750 m
3/4 h
F
►►►
cas. Cajada 1157 m

Escursione sopra la bella foresta di Cajada su facile traccia al soprastante monte Zervoi. Dalla cima impagabile panorama alle vicine Schiara e Pelf oltre all’impressionante parete nord del Serva. La variante di rientro lungo la dorsale per il monte Saline comporta un ripido traverso in discesa verso la sottostante radura di casera Becola dove la traccia è minimale.

Poco prima di Longarone si entra a Faè e dietro la stazione si imbocca la stretta stradina che risale con i primi tornanti la Val Desedan. La rotabile, in buone condizioni e quasi tutta asfaltata, risale il pendio destro della valle accostando le pareti ed attraversando una breve galleria. Con attenzione per qualche eventuale sasso sulla sede stradale si superano due serie di tornanti e si perviene ad un primo parcheggio. Proseguendo si arriva, su tratti anche sterrati ma con buon fondo, allo spiazzo di cas. Cajada (1157 m). Volendo è possibile continuare oltre per breve tratto sterrato, accostando altre costruzioni, fino allo spiazzo di Col d’Igoi presso la casera omonima (1258 m).

Si imbocca a S, in direzione dell’evidente soprastante forc. Palughet, il segnavia 509 inizialmente su larga mulattiera che si abbandona poco oltre presso cas. Palughet. A destra su evidente traccia entrando nel bosco dapprima su facili traversi quindi su facili tornantini e svolte più ripidamente fino sotto la boscosa forcella. Con un ultimo traverso, più appoggiato, si giunge all’incrocio sulla dorsale di forc. Palughet (1521 m – 0.50’).
Ora a destra in falsopiano su piacevole traccia restando al di sotto della dorsale sul versante S. All’uscita dal bosco la comoda ma ora più scoscesa traccia traversa un ripido pendio per svoltare lungo una breve rampa erbosa, facile ed appena esposta. Si approccia un colle erboso e panoramico su Oltrepiave ed Alpago, quindi direttamente a sinistra seguendo i segnavia oppure con una meno ripida svolta poco oltre si risale il pendio seguendone l’ansa aperta sino alla tabella presso l’aggiramento della dorsale. Si lascia presso la tabella il segnavia salendo a destra su alcune tracce scalinate montando sull’ampia zona prativa sottostante la costruzione che si risale per facili prati sino alla felice posizione di cas. Zervoi (1732 m – 0.30’).
Le tracce conducono a destra della casera alla vicina dorsale ma risulta più comodo ed accessibile lasciare gli edifici alla nostra destra e dietro il secondo salire a vista il pendio riprendendo poco sopra altri evidenti camminamenti. Puntando le visibili alture antistanti il Zervoi ci si dirige verso le macchie sulla dorsale seguendo le facili tracce e qualche ometto. Sul primo colle si intravvede distintamente la cima ed altre secondarie a destra, si risalgono gli ultimi metri a sinistra sino alla vetta del panoramico monte Zervoi (1842 m – 0.20’).
Panorama stupendo su Schiara e Pelf oltre al Serva. Più lontane le cime del Cadore, l’Oltrepiave e l’Alpago.

Si rientra alla casera riprendendo il medesimo sentiero di salita ed in breve ritornando alla sottostante forc. Palughet (1521 m – 0.30’).
Da questa lungo il segnavia 509 percorso in salita con facile discesa alla vicina radura di Col d’Igoi (1258 m – 0.30’).
Variante per la dorsale est: da forc. Palughet si prosegue diritti salendo per qualche metro lungo la dorsale boscosa restando sul filo su piacevole camminamento punteggiato da qualche ometto. Si sormonta la prima altura (1551 m) per scendere di poco alla sottostante sella per riprendere la salita incontrando ora qualche vecchio e sbiadito bollo rosso sulle piante. Ancora in breve discesa e da un tratto aperto si staglia la salita alla vicina cima Saline. Con un breve tratto ripido sempre sulla dorsale si sormonta un primo colle ed infine la boscosa Cima Saline (1616 m – 0.30’).
Si abbandona ora la linea della dorsale per seguire la traccia ed i vecchi bolli a N che traversa ancora facile discostandosi dal filo. Giunti nei pressi di una marcata forcella la traccia prosegue in discesa perdendo ora contatto dalla dorsale. A seguire un tratto più delicato nel bosco, un lungo traverso appena accennato da seguire con cautela. Seppur segnalata la
traccia traversa su esiguo camminamento reso ancor più delicato in caso di terreno ghiacciato o innevato. Più sotto la pendenza si risolve su terreno più facile con una serie di svolte e ci si abbassa decisamente fino alla sottostante ed aperta radura dove sorge in stupenda posizione cas. Becola (1428 m – 0.10’).
Dalla casera verso ovest parte pure una segnalazione per il sentiero Serena che porta ad una vicina sorgente ma con successiva ostica discesa lungo un ripido bosco. Meglio quindi imboccare la facile e rilassante mulattiera – segnavia 571 - che in tranquillità conduce ad una aperta radura presso il Col d’Igoi. Si ignora la sua prosecuzione per cas. Palughet, si
prosegue a destra costeggiando l’impressionante zona franosa che degrada sulla Val Desedan rientrando nel bosco ed in breve al PP (1258 m – 0.30’).

La zona si presta ad escursioni in periodo freddo data la presenza di zecche. I panorami dal Zervoi offrono in particolare un punto di vista inusuale di Schiara e Pelf e lungo il percorso si possono osservare altre mete escursionistiche da programmare in zona.
La variante descritta – che implica una ulteriore salita di ca. 150 m. - è sufficientemente segnalata ed intuibile, fatto salvo il traverso finale dopo cima Saline dove la traccia minimale su fondo ripido e ghiacciato impegna una certa attenzione. Casera Becola è situata su un incredibile balcone panoramico verso l’Oltrepiave ed invoglia sicuramente ad una sosta.

Dalla piana di Cajada: 505 ad O per forc. Caneva/Pelf/VII Alpini – 527 a N per forc. Col Torond - 509 AV3 a N per Le Stele/572 per Zimon/Rece del Gat/Belvedere/Igne – 505 ad E per Val Desedan/Faè
Dal bivio sotto cas. Zervoi: 509 a SO per la Val d’Ardo
Da forc. Palughet: 515 a SE per casere e Fortogna

2016
Anna, Gianni, Luca, Mattia e Michele
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