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relazioni
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La Creta di Aip/Trogkofel è una formazione rocciosa dal fascino particolare situata lungo il confine italo-austriaco. Nonostante la contenuta altezza, la sua conformazione, il caldo colore ed il singolare altopiano soprastante le conferiscono un’attrattiva singolare. Circondata da verdi pendii e creste presenta diversi approcci con due ferrate e tre normali che la salgono. Questo percorso descrive la salita per la normale italiana con discesa per la ferrata italiana delle Crete Rosse.
Si risale la SS 13 da Gemona per deviare a sinistra per Pontebba. Dal centro si seguono le indicazioni per la lunga e stretta rotabile che risale la Val Pontebbana – 14 km - e si parcheggia presso le piazzole del passo dell’agriturismo Cason di Lanza (1552 m).
Dietro il cason al passo stacca subito il segnavia 458 Sentiero del Formaggio che risale con pendenza costante il Pian di Lanza e si dirige, in ambiente aperto e piacevole, verso sentiero 403 anche Traversata Carnica che segue la linea di confine e che si incrocia presso la sella di Val Dolce (1781 m – 0.40’). Distese verdi verso nord sui vasti pendii austriaci ed alcune sottostanti costruzioni. Si prosegue ad E seguendo i vari cippi confinari assecondando i contenuti e mai ripidi saliscendi dirigendosi verso la bastionata della Creta d’Aip. Si salgono le prime fasce di ghiaie e sassi che contornano ora la lunga base meridionale del monte con sviluppo omogeneo. Si lasciano a sinistra le prime due deviazioni di salita – la seconda con i segnavia dell’Alta Via CAI di Pontebba, che si riprenderà verso la cima, e dopo aver accolto a destra il 439 che sale direttamente dal passo si perviene al bivio della via normale (1970 m – 0.40’).
Si montano le prime rocce su pendenze ancora contenute ma sul fondo spesso ricoperto di ghiaino e detriti. Seguendo i bolli ci si alza spostandosi verso sinistra collegando alcune brevi cenge e cornici con passi facili e qualche tratto un po’ esposto (I). La via poi si impenna ed entriamo in un ampio budello roccioso con qualche passo poco più verticale su brevi paretine e caminetti sino ad uno stretto camino che si supera su appoggi sicuri (I+) e poco oltre una divertente parete interrotta da un breve traversino. Oltre questo una cengetta a sormontare un intaglio dove termina la parte più tecnica. Con qualche svolta si monta sul carsico altopiano sommitale dai colori e caratteristiche inusuali. Si ritrova più avanti l’Alta Via CAI di Pontebba e su percorso comune verso E in leggera salita ed interessante quanto divertente avvicinamento verso la grande croce che si affaccia sul versante orientale della Creta di Aip (2279 m – 1.00’).
Dalla croce ci si incammina verso S seguendo le tracce e gli ometti. Si lascia a sinistra la discesa per la ferrata austriaca Uiberlacher – vecchie tabelle sbiadite in legno – e si cala decisamente perdendo un consistente livello. Da una terrazza erbosa si discende una fascia rocciosa dove si incontrano le prime funi. Inizialmente su scende traversando con alcune
svolte per calare subito nel primo canalino. Lo si asseconda con buoni appoggi e le attrezzature non risultano mai forzate. Con calma e su passi discretamente facili ci si porta sopra gli ultimi due canalini e quindi con un facile traverso a tagliare la fascia terminale e sulle ghiaie basali da cui, con pochi passi, si incrocia il 403 Traversata Carnica che arriva dal vicino e
visibile biv. Lomasti (1950 m – 0.40’).
Si svolta a destra sino al bivio poco oltre l’attacco della normale dove si scende più ripidamente sul 439 Sentiero dell’Amicizia per un buona traccia iniziale ed a chiudere un tratto più ripido su fondo umido e meno agevole. Si incrocia la larga mulattiera che si segue sino oltre cas. Di Val Dolce. La si lascia per il segnavia a sinistra che lungo un secondo tratto lungo un ricolo umido cala deciso a riprendere la sterrata più sotto. Si segue la rilassante mulattiera per pochi minuti sino al rientro presso il passo del Cason di Lanza (1552 m – 1.20’).
Decisamente rilassante il tratto sulla cresta verde che consente ampi spazi sul versante oltre confine. La via normale risulta facile (I/I+) e senza particolari impegno tecnico. Questa presenta passaggi divertenti pur su passi spesso coperti di ghiaie e detriti. L’altopiano sommitale è probabilmente la parte più suggestiva. A buon titolo la Creta di Aip può definirsi
l’Ayers Rock friulana.
Va posta attenzione nel percorrere i pianori sommitali in condizioni di scarsa visibilità, come pure si tengano in considerazione i frequenti annuvolamenti che caratterizzano le montagne di confine del Friuli, Creta di Aip compresa. La discesa lungo la breve e facile ferratina delle Crete Rosse è altrettanto divertente e ben sviluppata presentando sempre buoni appoggi e solidi ancoraggi nell’incedere lungo larghi e comodi canali che solcano la parete. La variante di discesa segue il Sentiero dell’Amicizia che presenta solo due tratti ripidi percorsi da rivoli bagnati dove prestare qualche attenzione; il secondo di questi può essere evitato continuando sulla mulattiera che con giro più ampio riporta al PP.
Dal passo del Cason di Lanza: 442a a S per ferrata Monte Zermula e ferrata degli Alpini allo Zuc della Guardia
Dalla Sella di Val Dolce: 403 Traversata Carnica ad O per Sella di Cordin - 458 a N per Rattendorfer Alm
Dall’attacco ferrata Crete Rosse: 403 ad E per biv. Lomasti/Creta di Pricot/Cavallo di Pontebba – 413 a N per ferrata austriaca
