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acile ferrata che raggiunge due delle principali cime dei Denti di Terrarossa. L’accesso dall’Alpe di Siusi risulta più breve rispetto a quello ben più lungo Campitello di Fassa ed il rif. Micheluzzi.
Da Siusi (Castelrotto) a località Saltria dell’Alpe di Siusi con strada ad accesso regolamentato (1690 m).
Si segue la strada inizialmente asfaltata per circa un chilometro e poi sterrata segnavia 9, con direzione S verso il rif. Alpe di Tires. Al bivio dopo la malga Tirler si prende a destra ora su segnavia 8. La strada sale con moderata pendenza e si impenna nella parte finale sotto l’ex rif. Dialer (2145 m – 1.15’).
Sempre seguendo il segnavia 8 si lascia a sinistra il Passo Duron e si prosegue sempre su carrareccia entrando nell’alta Val Duron, in vista dei Denti di Terrarossa. Con un ultimo strappo si raggiunge il rif. Alpe di Tires situato in splendida posizione sull’omonimo passo (2440 m – 0.45’).
Esattamente dietro al rifugio stacca un sentiero che sale sulle ghiaie verso le bizzarre guglie dei Denti di Terrarossa. La traccia poi piega a destra, scavalca le prime roccette - opportuno indossare l’attrezzatura prima di questo punto - e si porta sotto parete addentrandosi poi nel canalone fra due dei principali denti. Si risale facilmente tutto il canalone tra ghiaie, sfasciumi e brevi passi di arrampicata (I), con la fune che aiuta la progressione nei passaggi più difficili. Giunti in forcella e ammirato lo splendido panorama verso lo Sciliar e l’Alpe di Siusi, le attrezzature invitano a proseguire verso sinistra, ancora in salita parzialmente attrezzata che porta sulla larga cresta della cima quotata (2653 m – 0.45’).
Superata la cima si scende nell’opposto versante, osservando davanti a noi tutta la cresta che dovremo percorrere ed interrotta inizialmente da un salto. Ritrovato quindi subito il cavo ci si cala verso la scoscesa parete N, una cinquantina di metri di discesa, a tratti verticale, depositano nuovamente sulla cresta. Si trova subito una nuova interruzione, dove si disarrampica per un paio di metri per superare un masso incastrato - presente una piccola fune che aiuta nel passaggio. Superato questo ostacolo si prosegue sulla cresta in leggera discesa talvolta aiutati dal cavo fino alla forcella della Cima di Terrarossa (2543 m). Il sentiero sale sulla destra verso S aiutati ancora dal cavo. Giunti sulla spalla si piega a destra, quasi sul filo di cresta di una anticima dove terminano le attrezzature, per poi giungere facilmente sulla vetta della Cima di Terrarossa (2665 m – 1.00’).
Ci si cala nell’opposto versante, davanti a noi l’Altopiano dello Sciliar, caratterizzato da un facile pendio inizialmente detritico e poi macchiato di verdi fino ad incrociare il segnavia 4 che dal rif. Bolzano allo Sciliar porta al rif. Alpe di Tires. Seguendo i segnavia verso sinistra si lasciano gli ultimi verdi per entrare in un vallone. Si perde rapidamente quota con vari tornanti fino ad incrociare la traccia che sale dal rif. Bergamo per il Buco dell’Orso e poi con una breve risalita – ca. un’ottantina di metri - si ritorna al rif. Alpe di Tires (2440 m – 0.30’). Seguendo a ritroso il percorso dell’andata fino a Saltria (1690 – 1.20’).
La ferrata può essere percorsa in entrambi i sensi. Bello il colpo d’occhio su Sciliar, Alpe di Siusi e Gruppo del Catinaccio.
Se non si alloggia all’Alpe di Siusi l’accesso più semplice probabilmente è quello da Campitello di Fassa attraverso la Val Duron. In tal caso però l’escursione diventa piuttosto lunga e conviene utilizzare il servizio taxi che porta da Campitello al rif. Micheluzzi in Val Duron oppure pernottare al rif. Alpe di Tires.
Da rif. Alpe di Tires: 3/3a/554 a S per ferrata Laurenzi/rif. Bergamo/rif. Passo Principe
Da Denti di Terrarossa: 4 ad O per rif. Bolzano
