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Salita alla cima del monte Cardinal lungo il versante NO e discesa sul sentiero di SE. Il Cardinal è la seconda cima della lunga catena che parte dal monte Cauriol ad E fino a cima Colbricon ad O.
Da Ziano di Fiemme si seguono le indicazioni per il rif. Cauriol. Si risale la Val Sadole lungo una strada dapprima molto ripida ma asfaltata che in seguito diventa una strada bianca con pendenza modesta e che conduce abbastanza comodamente presso l’ampio parcheggio del rif. Cauriol (1600 m).
Dal rifugio si seguono le indicazioni per il già ben visibile monte Cardinal e ci si incammina sul segnavia 320 direzione passo Sadole. Si giunge quindi al Pian de le Maddalene, una radura erbosa con caratteristica casetta sull'albero (ca. 1670 m – 0.15’).
Una tabella invita ora a lasciare il sentiero principale per risalire a sinistra la radura ed in breve la traccia si inoltra tra la fitta vegetazione. Questo sentiero non è numerato ma con frequenti segnavia bianco-rossi - utili soprattutto all'inizio - che confermano la giusta direzione. Pur con le difficoltà dovute alla vegetazione ed al fondo a tratti insidioso, erba scivolosa se bagnata e piccoli buchi su terreno, si risale con vari tornanti la valle fino a giungere nei pressi di un grande sasso con sbiadite indicazioni (ca. 2100 - 1.00').
Pochi passi oltre il sasso si trova il bivio che consente di scegliere da che parte salire e proseguendo verso destra si segue la via del versante NO. Si è ormai sotto la parete del Cardinal e comincia ora la parte più bella ed interessante dell'intero itinerario. Sempre assistiti da vari segnavia bianco-rossi si aggira un crinale sulla destra per poi risalire il versante incontrando subito una caverna militare dal monumentale ingresso con varie incisioni. A seguire si raggiunge una scaletta metallica che aiuta a vincere una breve paretina. La salita alterna brevi cenge, in parte esposte, a tratti più semplici e ci si ritrova a percorrere anche scalinate in discrete condizioni costruite dai soldati durante la Grande Guerra. Ulteriori testimonianze del primo conflitto mondiale sono le varie caverne e baraccamenti che si incontrano lungo la salita.
Ormai giunti nei pressi della cresta che conduce in vetta, alcune funi metalliche aiutano nei tratti più difficili. In questo tratto di sentiero l'esposizione è notevole ma la roccia è ben solida e la presenza delle funi rende tutto più semplice. Particolare attenzione va posta in un caratteristico passaggio dove si è costretti a mettere i piedi dentro una fessura tra rocce con il rischio di sbilanciare il corpo. Percorrendo la cresta finale si giunge in vetta al monte Cardinal con croce, libro di vetta e campanella (2481 m – 1.00’). E’ finalmente possibile vedere le cime verso S non visibili lungo la salita, in particolare cima d' Asta in primo piano in tutta la sua imponenza.
La discesa avviene seguendo le tracce che invitano a scendere il ripido versante S.
Nella prima parte il sentiero è insidioso a causa della pendenza elevata e del terreno ricoperto di ghiaino. Nella seconda parte alcuni cordini metallici aiutano la discesa che ora si svolge su roccia lungo un diedro svasato. Dove il sentiero piega deciso verso sinistra, in direzione dell' evidente forcella, un ultimo provvidenziale cordino - parzialmente interrotto - aiuta a superare un insidioso traverso ed in breve si giunge a forc. della Busa Alta, in alcune cartine indicata come forc. Cardinal (2301 m - 0.30').
Seguendo ora la nuova tracciatura del sentiero ci si cala sulla destra orografica ai margini del ghiaione sotto le rocce di Cima Busa Alta. Lasciato a sinistra in una conca un piccolo nevaio, presente anche a stagione inoltrata, si arriva al limite della vegetazione che anticipa il ricongiungimento con il sentiero di salita presso il bivio (ca. 2100 - 0.20').
Ora si scende ripercorrendo a ritroso il sentiero di salita 320 fino a tornare a Pian de le Maddalene ed in breve al rif. Cauriol (1600 m - 1.00').
La brevità dell'itinerario proposto non deve ingannare. Pur mantenendosi in un ambito prettamente escursionistico, i tratti di sentiero più prossimi alla cima - sia versante NO che versante S - sono da consigliare solo ad escursionisti ben preparati e con confidenza con l'esposizione.
Il senso di percorrenza proposto consente di affrontare il versante NO, più esposto e pericoloso, in salita ma è importante non sottovalutare la discesa che presenta passaggi delicati sia per la ripidità del sentiero sia per la presenza di ghiaino e fondo instabile. Percorrere l'itinerario nel senso proposto consente di effettuare la salita quasi tutta all' ombra con evidenti benefici nelle giornate più calde.
La parte di sentiero che dal Pian de le Maddalene conduce al bivio può risultare molto monotona e scorbutica a causa della vegetazione molto fitta che non sempre consente di vedere bene dove si appoggiano i piedi.
Dal rif. Cauriol: 349 ad E per Cadinon/339 a N per Val Maggiore – a S per rif. Refavaie
Da Pian de le Madalene: 320 a S per Cauriol/passo Sadole/Val Cia – 321 a SO per Formentone/passo Litegosa
