SomariTeam
relazioni
relazioni

Lungo e facile giro ad anello sotto i versanti settentrionali del Resettum costeggiando il torrente Cellina. Brevissima digressione per una visita alle impronte di dinosauro presso cas. Casavento e quindi lungo la Strada degli Alpini alle casere collegate dalle forestali con ultima breve visita al nuovo rif. Pradut su panoramico balcone.
Da Maniago provenendo da S oppure da Cimolais se si arriva da N si entra nella Val Cellina attraversando il paese di Claut e si prosegue oltre verso Lesis. Oltre le ultime case si attraversa il torrente e poco oltre si parcheggia su ampio spiazzo nei pressi di un’area verde attrezzata (650 m).
Si prosegue sulla rotabile – segnavia 966 – costeggiando il torrente senza particolari dislivelli in ambiente tranquillo ed interessante. Dopo alcune stalle si assecondano alcuni stretti tornanti pur evitabili con ripide scorciatoie. La rotabile diventa sterrata e dopo due ultimi tornanti ci si abbassa di poco al Pian de Cea per traversare una larga colata di ghiaie (914 m). Si riprende costeggiando il Col Pilusel ed in breve si perviene al verde ed ampio spiazzo dove sorge la cas. Casavento – aperta in stagione (947 m – 1.10’).
Visita alle impronte dinosauro - dalla casera seguendo le tabelle e le locandine informative verso E in pochi minuti è possibile visitare il sito dove su un masso sotto un salto d’acqua sono state individuate alcune labili impronte di dinosauro (0.10’ a/r).
Si lascia la casera verso S per seguire poco sopra l’indicazione del segnavia 966 Strada degli Alpini che risale il pendio sotto il monte La Gialina con una lunga serie di tornanti su ampia traccia recentemente riattata e su comoda pendenza sempre costante. Dopo l’ultimo tornante si traversa decisi verso SO alla già visibile depressione tra le alture sino alle targhe commemorative di forc. Clautana (1432 m – 1.10’).
Si prosegue in salita sulla larga forestale – anche tagliando i tornanti sui segnavia 960 – e si rimonta il pendio sotto il Col De Tonon da cui in falsopiano si perviene alle rovine dei vecchi stalli presso cui sorge la cas. Colciavath (1513 m – 1.00’). La costruzione è aperta pur offrendo solo un eventuale ricovero d’emergenza mancando di ogni altra comodità.
Ci si abbassa di poco dalla casera e si riprende la forestale abbandonandola subito sotto per i segnavia 960 che nel bosco con facilità consentono di tagliare diversi tornanti della stessa. Più sotto si riprende a seguire la stradina bianca e si giunge ad un bivio ignorando la prosecuzione a destra in decisa discesa verso valle (1380 m – 0.30’).
A sinistra si sale con breve dislivello al bellissimo balcone panoramico dove sorgono alcune costruzioni come pure il nuovo e simpatico rifugio Pradut (1431 m – 0.10’).
Dal rifugio accostando la casera qualche metro più sotto si imbocca il segnavia 960A che si seguirà nel suo sviluppo. Si taglia più volte la forestale lasciata al bivio ed in qualche caso la si segue per brevi tratti e piacevolmente nel bosco senza eccessive ripidità si ridiscendono i boscosi pendii portandosi sopra Lesis ed in breve al parcheggio di partenza (650 m – 1.10’).
Lunghi tratti piacevolmente rilassanti lungo il percorso descritto come pure la costante e ben tracciata Strada degli Alpini conferiscono al tracciato un’interessante attrattiva seppure nella sua lunghezza – 24 km. La breve digressione al sito delle impronte vale comunque una visita anche per l’ambiente circostante.
Doverosa la breve risalita finale al rif. Pradut da cui è godibile il panorama a N e lo sviluppo della lunga cresta del Resettum a S oltre che per imboccare il piacevole sentiero di discesa 960A che evita il rientro per la lunga e monotona forestale.
Da cas. Casavento: 962 a SO nuovo sentiero per la caverna del Landre Scur - 961 a S sentiero diretto per cas. Colciavath
Da forc. Clautana: 966 ad E per Le Tronconere/Lago di Selva
Da cas. Pradut: 960 a SE per cas. Resettum/cas. Frate/discesa a Claut
