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relazioni

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Prealpi - Feltrine
Neva v.n.
2229 m
Val Noana-loc. Vaticano 1130 m
1150 m
5 h
F+
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rif. Boz 1710 m

Bella cima al cospetto del Sass de Mura su un facile percorso non segnalato ma dall’evidente sviluppo e chiara traccia. Panorami estesi sulle cime limitrofe e la sottostante Val Fonda.

Dalla strada che sale al Primiero, all’altezza di Imer, stacca la stretta ma ottima stradina che si addentra in Val Noana. All’altezza del fine lago, accanto al rif. Fonteghi, prosegue a destra sul tratto iniziale asfaltato fino al ponticello con le indicazioni a sinistra per loc. Vaticano ma un centinaio di metri prima si parcheggia su ampio spiazzo a sinistra presso capitello e fontana (1130).

Dal parcheggio si risale al ponticello da cui a sinistra tra le abitazioni della loc. Vaticano. Dove la mulattiera termina si imbocca a sinistra una traccia nel bosco in decisa salita - nessuna segnalazione - che con ripide svolte e risalite tra gli alberi consente di intercettare la forestale più sopra (1270 m – 0.15). Sin qui è anche possibile arrivare partendo dal rif. Fonteghi (1100 m) con pochi metri di dislivello in più e sviluppo maggiore ma più comodamente lungo la forestale stessa - segnavia 748.
Si continua a risalire la bella forestale che con moderata pendenza si alza sotto il Col Fierech tralasciando una deviazione a destra. Si asseconda una marcata ansa del tracciato e ci si porta alla panoramica cas. Scaorìn (1553 m – 0.35’).
La traccia diventa ora un aperto sentiero a mezza costa, molto panoramico e piacevole ed in contenuta salita si avvicina alla dorsale soprastante. La accosta e presso un intaglio sulla Val Giasinozza è possibile percorrerla per un tratto seguendo una chiara traccia parallela al vicino sentiero. Ci si porta a ridosso della nuda altura del Col S. Piero che si raggiunge
deviando a sinistra per una decina di metri (1954 m – 0.50’).
Senza riprendere il segnavia ci si tiene sulla dorsale divisoria puntando alla risalita opposta tra i mughi su una evidente quanto facile traccia. Con buona pendenza si risale il pendio, si passa accanto una caverna con postazione di vedetta e si punta alla base di un torrione parzialmente ricoperto di mughi. Lo si contorna alla base, si risale una breve paretina (3 m
– I-) e si percorre la dorsale successiva tra i mughi. Qualche metro in discesa conduce ad una larga sella ai piedi della propaggine SO del monte Neva che appare facilmente accessibile. La traccia la taglia diagonalmente da sinistra a destra in sensibile ascesa puntando verso il profilo della prima dorsale a destra. Raggiuntala, si supera un ripido pendio di sfasciumi e placche a ridosso di una macchia verde, si aggira uno spigolo e si scende nel largo canalone opposto per qualche metro – bollo rosso. Un’evidente e facile cengia taglia la colata di sassi e ghiaie e si alza quindi verso il lato destro del canale dove con diverse svolte ed un breve salto di roccette ci si porta sul catino superiore, macchiato di mughi. Si svolta a sinistra e sulle evidenti tracce si risale il ripido pendio sino a portarsi sull’aerea cresta sommitale ormai in vista della calotta. La si percorre piacevolmente con attenzione su qualche passo appena esposto, si accosta un’ultima marcata macchia di mughi e con l’ultima diretta ascesa si perviene sulla cima del monte Neva (2229 m – 0.50’)

Si ripercorre a ritroso tutta l’ascesa e ci si riporta alla selletta che anticipa il Col S.Piero (1940 m – 0.40’).
Ci si abbassa a sinistra ignorando una prima traccia che entra nel bosco per poi perdersi e si intercetta qualche metro ancor più sotto il segnavia 748. Ora a sinistra in falsopiano assecondando il piacevole sviluppo del bel sentiero che si porta sotto le dorsali S del Neva e dopo una marcata ansa e la curva successiva lo si lascia per una chiara traccia che discende il pendio toccando alcuni pozzetti idrici. La si segue in ambiente aperto e ci si porta alla sottostante malga Neva Seconda (1741 m – 0.20’).
Da questa seguendo la larga forestale ci si abbassa sensibilmente portandosi al bivio col 727 proveniente dal rif. Boz. Con due serie di tornanti brevemente distanziati ci si abbassa verso il fondo valle sbucando infien sopra una bellissima radura con qualche costruzione. Proseguendo sulla forestale ci si porta al vicino parcheggio di El Belo per poi rientrare sulla
rotabile al Vaticano oppure si può deviare lungo la verde radura ed in pochi minuti si incontrano la rade costruzioni del Vaticano da cui al vicino parcheggio (1130 m – 1.10’). In caso di PP dal rif. Fonteghi, dal Vaticano si prosegue sulla forestale ad E senza scendere alla rotabile e si sbuca presso le tabelle iniziali (1100 m).

Bellissima escursione, sia nell’approccio verso il Col S.Piero e soprattutto nell’ascesa verso il Neva. Questo tratto, pur non presentando particolari insidie, va affrontato con la sufficiente esperienza per qualche passo dove usare le mani ed alcuni tratti di cresta aerea sommitale appena esposti ancor più in presenza di residui nevai.
L’ascesa terminale, varia e piacevole, si ricollega nel tratto finale al vecchio percorso ancora presente nelle carte ma che in effetti non esiste più neanche come riferimenti. Questo si svolgeva a ridosso di un canalone sul versante S e la salita comportava ripide risalite su sfasciumi e terreno rovinoso, ben diverso dai bei tratti che il percorso descritto riserva.
Seppure non esistano segnavia lungo la prima metà della salita, la traccia è sempre evidente e ben parcata come pure è tenuta pulita dai mughi dove questi sono più presenti. I primi vecchi bolli rossi si rinvengono dopo il lungo traverso intermedio sulla larga parete SO a partire dallo spigolo che si aggira e seguito da una brevissima discesa sul largo canale opposto.
Per la partenza le tre opzioni, rif. Fonteghi, Vaticano, El Belo si equivalgono. Quella descritta è la più immediata per incrociare la forestale 748 anche se la breve scorciatoia non è segnalata e non sempre libera da vegetazione ma comunque abbastanza logica nella sua ripida ascesa e nel suo corto sviluppo.
Per la discesa un’altra alternativa più lunga è quella di portarsi col 748 al Pass de Mura e quindi scendere al rif. Boz per tornare al PP lungo il 727 lungo la Val Fonda.

Dal bivio S sotto il monte Neva: 748 ad E per Pass de Mura-passo Alvis-801 a SO rif. Boz/801 AV2 Sentiero dei Caserin a NE per biv. Feltre
Da malga Neva Seconda: sent. ad E per rif. Boz-801 AV2 passo Finestra

2018
Dario e Michele
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