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Salita alla seconda Rocchetta dal versate S da abbinare con la vicina Prendera. Variante di accesso che si mantiene più alta della normale da N.
Dalla Val Zoldana si valica forc. Stalulanza e si scende fino al 3° tornante dove si parcheggia in ampio spiazzo (1663 m).
Al tornante si accede pure percorrendo la Val Fiorentina poco oltre l’abitato di Pescul
Dal parcheggio si prosegue sulla stradina di servizio chiusa al traffico, si passa malga Fiorentina e si giunge al rif. Città di Fiume (1918 m – 0.35’).
Ad E del rifugio si imbocca il segnavia 467 AV1 che si alza traversando sotto la dorsale SO del Col de la Puina ed in falsopiano si raggiunge la retrostante forc. de la Puina (2034 m). Si prosegue in bel ambiente aperto scendendo sensibilmente alla forc. Roan (1999 m) per riprendere successivamente a risalire sino alla successiva forc. de Col Roan (2075 m). Da questa ora sul 458 in costante salita sino al bivio presso cas. Prendera (2148 m – 1.10’).
Si prosegue brevemente a N – ora segnavia 436 AV1 verso forc. Col Duro ma all’altezza di un grosso masso si lascia il segnavia – ometto sul ciglio a destra. Si risale il facile pendio in direzione del largo ghiaione che divide il Becco di Mezzodì a sinistra e le prime fasce rocciose delle Rocchette a destra. Si seguono tracce e scalinamenti su ghiaie e roccette portandosi nel tratto mediano sin sotto le alte pareti del Becco che si rasentano per pochi metri e si traversa il pendio detritico ormai in vista della sella soprastante.
Sin qui è possibile arrivare, con giro più ampio, proseguendo sin quasi a forc. Col Duro (2290 m) quindi a destra tra massi e colletti erbosi ad intercettare la larga traccia che proviene dal valico e passando sotto il Becco di Mezodì sin sotto la sella di cui sopra.
Non la si raggiunge ma si devia a destra a mezza costa tralasciando un evidente ometto che poco più sotto a destra contrassegna il salto di una prima altura. Con un bel traverso si tagliano i verdi prati sottostanti un’anticima raggiungendo la vicina larga insellatura che si apre alla vista sull’Ampezzano (2407 m – 0.30’/0.40’).
Si scende quindi sul versante opposto traversando nel contempo leggermente verso destra su qualche traccia che taglia ghiaie e pietraie puntando verso un primo ripiano verde e solitamente umido. Lo si asseconda in falsopiano verso destra restando poco al di sotto delle fasce rocciose sino a tagliare un breve e ripido pendio verde puntando ad una coppia di larici poco distanti a sinistra. La macchia verde si esaurisce sopra un canalino detritico, rasente la parete a destra, che si discende sulla sinistra sulle migliori roccette (15 m – I-). Alla base del canalino una chiara traccia percorre la base della parete e prosegue in leggera salita tagliando il lungo pendio dove la traccia si perde spesso ma balze erbose ne conducono con logicità la percorrenza verso la cresta tra le due Rocchette. Senza particolare dislivello si punta al filo, si supera qualche passo appena poco esposto su rocce e si anticipa la cresta traversando a sinistra verso la base di un marcato roccione (2350 m – 0.25’).
Si segue ora il profilo della cresta restandone pochi metri al di sotto, si traversa un pendio detritico e superati alcuni alcuni blocchi rocciosi si rimonta la breve salita sotto una scura fascia rocciosa. Pochi metri a sinistra la fascia si riduce in altezza e si lascia superare con pochi passi appigliati (2 m – I-). Si monta sopra il soprastante pendio seguendo qualche ometto a destra poco distanti dal salto e con linea logica, seguendo ora la via normale da N, ci si porta al grosso ometto di vetta della Rocheta de la Ruoibes (2458 m – 0.20’).
Dalla cima si ridiscende seguendo il margine sinistro sino a portarsi sopra il breve salto di salita. Superata la fascia rocciosa si traversa sotto la cresta e passando sotto il grande roccione si riprende la traccia presso il breve traverso su rocce. Si continua sotto la parete della Rocheta de Prendera portandosi alla base del canalino che si risale sul lato destro, più solido. Sui verdi soprastanti si traversa lungamente restando sotto la fascia di rocce a sinistra e dove la pietraia offre margine si risale traversando leggermente a destra. Con le ultime svolte si rimonta sulla larga insellatura a ridosso dell’anticima a sinistra (2407 m – 0.40’).
Da qui è possibile salire alla vicina Rocheta de Prendera su facile e poco ripida salita punteggiata da ometti (2496 m – 0.20’ a/r).
Dalla sella a destra si traversa ripercorrendo il percorso di salita sin sopra il ghiaione, pochi metri sotto la sella che divide il Becco di Mezzodì dalle Rocchette. Si ripercorrono le tracce di salita oppure sulle divertenti lingue di ghiaia più direttamente sin quasi sopra i verdi pendii a riprendere il segnavia 467 AV1 presso il grosso masso lasciato oppure seguendo i colli erbosi a sinistra del sentiero sino alla sottostante cas. Prendera (2148 m – 0.20’/0.30’).
Lungo la via di salita passando forc. del Col Roan, forc. Roan e forc. de la Puina a scendere al vicino rif. Città di Fiume (1918 m – 0.50’).
Brevemente sulla stradina di servizio al parcheggio presso il tornante (1663 m – 0.20’).
Percorso facile ma un po’ più delicato rispetto alla salita della vicina Rocheta de Prendera. L’alternativa alla classica salita da N consente di evitare la discesa sui prati inferiori ad intercettare la via classica e resta sopra una fascia intermedia. La discesa sul canalino non presenta particolari difficoltà ma si svolge, seppur brevemente, su passi detritici. Il superamento della fascia rocciosa sotto la cima della Ruoibes appare ben evidente anche da lontano in quanto sembra l’unico punto che offre un facile e breve superamento senza compiere lunghi aggiramenti. Rinforzare qualche ometto presso il salto può aiutare in fase di discesa a riprendere il punto.
La breve digressione alla vicina cima della Prendera comporta un ridotto dislivello aggiuntivo ma ripaga con altrettanto ampi panorami.
Dal rif. Città di Fiume: 480 a SE per forc. Val d’Arcia/Sentiero Flaibani/rif. Venezia – 468 ad E per Val de Forada/Val Boite
Da forc. de Col Roan: 458 ad E per Val de Busela/Val Boite
Da cas. Prendera: 436 ad E per Tabià Caimpé/Val Boite - 436 a N per forc. Col Duro/forc. Ambrizzola/434 rif. Palmieri/435 Val de Formin/436 AV1 ad O forc. Giau/passo Giau/466 a SO monte Mondeval/cas. Mondeval/Val Fiorentina
