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relazioni

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Prealpi - Feltrine
Piz di Sagron v.n.
2486 m
Sagron-Matiuz 1300 m
1700 m
6/7 h
PD- / pp. I p. II
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biv. Feltre-Bodo 1930 m

Appagante e lunga escursione in ambiente grandioso e solitario nonostante un tratto in comune con l’AV2. L’ascensione alla cima non presenta particolari difficoltà tecniche ma richiede abitudine a terreni instabili, roccia friabile ed ottimo allenamento.

Da Agordo oppure da Fiera di Primiero ci si porta a Mis e si devia per il paese di Sagron da cui verso il borgo di Matiuz seguendo le indicazioni. Su stretta e ripida stradina asfaltata verso le costruzioni più alte – loc. Casere - sin dove la rotabile incontra il divieto di accesso e si parcheggia su spazi limitati (1300 m). I tracciati della zona risultano revisionati e ben segnalati da tabelle esplicative. Sino al bivio di Pala Verda i segnavia risultano nuovi percorsi rispetto a quanto segnalato dalle cartine attuali sulle quali non va fatto affidamento.

Dal parcheggio si imbocca la mulattiera in falsopiano – segnavia 801 AV2 lungo la stessa - e la si segue sin quasi al suo termine ad una tabella in loc. Oltada Granda (1305 m – 0.15’).
A destra si entra nel bosco tralasciando subito una deviazione a destra per forc. Sagron e proseguendo sul 801 AV2. Si sale su pendenze modeste con qualche minima discesa e traversando alcuni canali sino al bivio successivo in loc. Colaz (1365 m – 0.20’).
Si prosegue ad uscire dal bosco e risalire con decisione tra grossi massi e terreno scalinato portandosi al bivio di Pala Verda (1544 m – 0.20’).
Ci si alza su buona traccia di ghiaie avvicinandosi sempre più a ridosso delle alte pareti N del Sasso Largo dove il sentiero diventa appena più instabile e faticoso. Si supera una placca rocciosa scivolosa anche con l’aiuto di alcune staffe per montare sulla soprastante spalletta. Un primo cavo accompagna la sempre buona traccia traversando nuovamente a ridosso della parete assecondandone lo sviluppo in costante ascesa. Un secondo cavo accompagna un tratto appena esposto seppur ancora facile che anticipa una più faticosa risalita su sassi e ghiaie. Oltre un terrazzo la traccia scende appena e corre su buona cengia sotto la volta riprendendo a salire sin sopra una spalletta. Ora dentro un canale smosso dove ricercare i passi meno disagevoli soprattutto sotto la parete. Si doppia un marcato spigolo esposto aiutati eventualmente da un breve tratto attrezzato seguito ancora dalla buona cengia che accompagna un pendio roccioso più appoggiato verso un vicino crinale. Lo si risale su ghiaie e sassi talvolta puntellate da grossi travi a bordo del camminamento. Si lasciano di poco a destra i vecchi segnavia per seguire poco oltre quelli più recenti che consentono una risalita un po’ più agevole seppure faticosa sino all’intaglio soprastante dove si rinviene la tabella del passo del Comedon (2130 m – 1.20’).
Dal passo si segue in discesa il segnavia 801 AV2 con sensibile perdita di dislivello, poco più di 200 m, fino alla conca prativa che ospita il bivacco Feltre-Bodo (1930 m – 0.20’).
Da qui puntando a N, inizialmente per traccia e seguendo l’evidente segnaletica di bolli rosso-verdi e gli ometti che accompagneranno fino in cima, ci si alza a destra sopra il Pian della Regina per prati e qualche roccetta. Ci si porta a ridosso della piramide del Piz di Sagron dove inizia la via normale in corrispondenza di una paretina con a fianco uno stillicidio d’acqua (0.50’).
Questa paretina rappresenta il passaggio chiave della salita (4/5 m – II).
Si continua quindi a sinistra per facili roccette e sfasciumi ad incontrare una bella e comoda cengia poco esposta. La si segue lungamente in leggera salita verso destra superando un paio di strozzature in corrispondenza dell’attraversamento di alcuni canalini e ci si porta in versante E. Raggiunto un pulpito si rimonta un canalino ben appigliato (I – cordone per
eventuale calata al termine, non necessaria) per uscire sulla piatta dorsale di sfasciumi ed in breve in vetta del Piz di Sagron (2486 m – 0.30’).

Si ripercorre lo stesso itinerario di salita e si rientra al biv. Feltre-Bodo da cui faticosamente si risale lungamente sino al passo del Comedon (2130 m – 1.20’).
In discesa, peraltro mai in agevole velocità, per il terreno spesso mobile a discendere le facili cenge sotto parete sino al bivio toccato in salita di Pala Verda (1544 m - 1.00’).
Possibile rientrare lungo il medesimo percorso ma dall’incrocio una variante ad anello conduce a sinistra in leggera discesa a contornare il contrafforte NE del Piz di Sagron e con una modesta risalita si ricongiunge al sentiero che, presso una tabella, sale a sinistra il largo vallone sino a forc. Sagron che si tralascia (ca. 1600 m – 0.20’).
Si seguono invece i segnavia che verso N scendono dentro il bosco e su piacevole camminamento e numerose svolte riportano al bivio iniziale di Oltada Granda (1305 m - 0.20’).
Sulla mulattiera a sinistra brevemente al PP delle Casere sopra Matiuz (1300 m – 0.15’).

Il tratto sino al passo del Comedon presenta risalite faticose talvolta su terreno instabile anche se i tratti più esposti e delicati sono comunque assicurati da nuove attrezzature. Le tracciature sulle cartine non risultano aggiornate con la nuova rete sentieristica della zona che è stata rivista e modificata con esaurienti tabelle e nuovi percorsi segnalati.
In alcune cartine la quota del passo del Comedon risulta errata essendo più alta di quanto riportato.
Prestare attenzione a non perdere i bolli al rientro fino al bivacco e soprattutto in caso di nebbia, condizione che si presenta frequentemente in zona, particolarmente nei mesi estivi.
Il biv. Feltre-Bodo, strategico punto d’appoggio per la salita, può essere raggiunto anche da S dalla Val Canzoi su percorso tanto interessante quanto lungo e faticoso (3.45’) come pure da SO passando per il rif. Boz e da E passando per cas. Erera.

Dal bivio sopra Oltada Granda: ad O per forc. Sagron
Da passo del Comedon: v.n. a NO per Sasso delle Undici
Dal biv. Feltre-Bodo: 801 AV2 Troi dei Caserin a SO per Pass de Mur/rif. Boz – 806 a S per cas. Cimonega/Val Canzoi – 851 ad E per forc. Dell’Omo/cas. Erera

2018
Giada e Cristian
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