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Due interessanti percorsi storici sul Lagazuoi a testimonianza dei trascorsi della grande guerra. Salita per il sentiero attrezzato austriaco dei Kaiserjäger e discesa per la lunga galleria italiana sul versante S.
Da Caprile, Val Fiorentina, Cortina o la Val Badia ci si porta al passo Falzarego dove si parcheggia (2105 m). E’ possibile partire anche poco prima del passo Valparola da un ampio parcheggio presso il Forte de Ntra i Sas (2183 m) - anche punto di riferimento per la salita al vicino Sass de Stria.
Dal passo a NE sul 402 ed al primo bivio a sinistra a risalire traversando il largo pendio di ghiaie portandosi sotto le pareti O del Lagazuoi dove si intercetta il sentiero dei Kaiserjäger che proviene dal parcheggio presso il Forte de Ntra i Sas (2340 m – 0.30’). Si qui anche dal parcheggio nei pressi del forte come sopra accennato.
La traccia in comune risale ora con ripide svolte sino alla base delle pareti soprastanti, raggiunge una cengia ed in breve a destra alla base di un canale appena articolato e facilitato da gradinamenti con travi di legno e funi. Lo si risale facilmente incontrando anche alcune staffe sui punti più ripidi e dove termina si devia a destra su comoda cengia attrezzata ed un pò esposta. Si supera una larga spaccatura su un solido ponticello oltre il quale le funi risalgono alcune balze rocciose ed una successiva cengia ascendente più esposta e con un passo minimale. Risaliti gli ultimi metri attrezzati si incontra una postazione presso una caverna di guerra e si traversa in marcata salita un pendio di ghiaie su ottima traccia. Lasciato a destra un crinale il percorso accosta le pareti soprastanti e con costanza risale una cengia a tratti sul fondo di un canalino detritico incontrando diversi facili tratti attrezzati. Ci si alza sensibilmente seguendo la conformazione della parete e doppiando alcune costole su traccia ben disegnata ed in ambiente storicamente suggestivo. Ci si allontana sensibilmente dall’altura principale del Lagazuoi e dove termina la salita si rimonta la cresta sommitale presso una vicina altura – tabella (2730 m).
Si segue ora a destra la larga traccia di poco sotto la cresta oppure i numerosissimi ometti che ne disegnano il filo e ci si porta alla vicina croce del Lagazuoi (2778 m – 1.00’).
Un’ampia traccia pavimentata prosegue verso S seguendo la linea di cresta, ad un bivio si prosegue sia a sinistra sulla traccia stessa oppure a destra aggirando la cresta ad O su lunga passerella metallica che anticipa di poco il vicino rif. Lagazuoi (2752 m – 0.10’).
Si lascia il rifugio a destra e si scende la larga traccia fino al bivio sottostante da cui a destra verso il cancello d’accesso per la galleria di guerra – tabelle. Si discendono con attenzione le roccette oltre il cancello, si attraversano interessanti postazioni di trincee ben risistemate ed in pochi minuti si perviene all’ingresso della galleria – porta di legno su manufatto. La lunga galleria risulta quasi sempre comoda e larga, ben scalinata con travi di legno e solo in qualche tratto marcatamente bagnata. Lungo tutto il suo sviluppo è presente una grossa fune metallica che ne aiuta la discesa soprattutto in quei passi che possono risultare più scivolosi. Tratti più lunghi e senza visibilità alcuna si alternano ad
aperture di vedetta ed altri locali più ampi e lungo il percorso si trovano diverse tabelle esplicative sui manufatti, la quota e le varie postazioni. Ci si abbassa con decisione pressoché lungo tutto il percorso talvolta con movimento a spirale e rotto solo per brevi tratti in piano. Presso un’ampia volta aperta alla luce (2434 m) è possibile seguire per un breve tratto a destra la Cengia Martini che si esaurisce dopo qualche centinaio di metri. Dall’aperta postazione si rientra e si prosegue seguendo le indicazioni di discesa uscendo dal sistema di gallerie percorrendo una cengia all’aperto sotto le volte delle pareti solo in parte accompagnata dalle funi e che asseconda la conformazione dentro le anse. Si attraversa un colatoio e si rimontano le roccette opposte, si attraversa una breve galleria e sugli ultimi scalinamenti ci si porta alla base – tabelle – nei pressi di alcuni resti di una casermetta. La si accosta, si lascia la traccia a sinistra che si raccorda più sopra col segnavia 402 e si scende a destra assecondando una lunga serie di comodi tornantini che ben più sotto riprendono il 402 (2240 m – 1.10’).
Ora con percorso più lineare al vicino PP del passo Falzarego (2105 m – 0.10’).
In caso di rientro al parcheggio vicino al Forte de Ntra i Sass a sinistra della rotabile si segue il segnavia 424 che riporta al parcheggio di partenza (2183 m – 0.25’).
La breve salita attrezzata lungo il sentiero dei Kaiserjäger non presenta mai difficoltà particolari se non qualche tratto esposto dopo il canale di accesso. Casco e kit sempre raccomandato.
La galleria italiana del Lagazuoi è uno spettacolare percorso storico ben mantenuto e provvisto di numerose tabelle esplicative. Utile e raccomandato leggere la storia delle vicende belliche del sito per trarre dal percorso una migliore conoscenza. Pila, casco e calzature idonee, come segnalato agli accessi, sono condizioni essenziali per la percorrenza in sicurezza della galleria e la visitazione delle postazioni incontrate mentre si ricorda che le varie aperture alla luce sono sbarrate da funi per sicurezza. Si consiglia l’utilizzo di guanti dato che la sempre presente fune aiuta nei tratti bagnati e scivolosi.
Da passo Falzarego: 441 a SE per rif. Averau/Nuvolau – 412 ad E per ferr. Degli Alpini Col dei Bos/rif. Dibona – 402 a NE Dal Forte de Intra i Sas: a S per s.a. Sas de Stria – 20a a N per rif. Scotoni
Da rif. Lagazuoi: 20 AV1 a N per rif. Scotoni – 401 AV1 a NE per forc. Travenanzes/rif. Dibona/Val Travenanzes
