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Cima secondaria del settore settentrionale delle Dolomiti di Brenta tra la più alta Pietra Grande e Cima Flavona. Facile impegno tecnico in ambiente scarsamente frequentato.
Da Madonna di Campiglio ci si porta verso passo Campo Carlo Magno alla stazione di partenza della cabinovia del Grostè e con questa fino alla stazione a monte presso il rif. Stoppani (2438 m).
Dal rifugio ci si incammina a N sul segnavia 390 lungo il s.a. Vidi. Si risalgono i contrafforti della Pietra Grande sul versante E su zolle erbose e poi si evita una parete verticale aggirandola sulla destra su una bella cengia pianeggiante, parzialmente attrezzata. Terminata la cengia si riprende a salire su roccette, finché si ci porta in cresta, molto aerea. Dopo un tratto pianeggiante si sale ancora con l’aiuto delle funi, fino a toccare il punto più alto del Vidi (ca. 2670 m – 0.45’).
La traccia, parzialmente attrezzata, lascia la cresta e si sposta a sinistra seguendo una cengia spettacolare che scorre sopra alte pareti. Si aggira così tutto di versante O della Pietra Grande, prevalentemente in discesa ma con modesti saliscendi, fino ad incrociare all’altezza di un dosso erboso il sentiero Costanzi - segnavia 336 (ca. 2540 m – 0.45’).
Si segue quindi la nuova traccia in direzione N attraversando le ghiaie sotto la cresta che collega Pietra Grande a Cima Vagliana. Raggiunto un poggio erboso, si aggira un primo crinale proseguendo in direzione Bocchetta dei Tre Sassi. Da qui già si intravvede la dorsale di Cima Vagliana che segnerà la prima parte della via di salita. Si prosegue ancora sui segnavia per una decina di minuti per lasciarli dove il sentiero intercetta la dorsale – ometti (0.30’).
La dorsale è facile, inizialmente su zolle e ghiaie e poi sulle roccette della cresta. Si rimane sempre qualche metro sul versante O dove gli ometti aiutano ad individuare i passaggi più facili, senza usare mai le mani ma con un po’ d’attenzione alle ghiaie. Si arriva così in vista della vetta preceduta da un’anticima. A questo punto si abbandona la cresta per seguire una cengia per qualche centinaio di metri, inizialmente erbosa e poi di sfasciumi. La cengia è un po’ esposta ma la traccia è sufficientemente larga. Si continua in cengia oltrepassando la verticale della vetta per rimontare in cresta poco prima che questa si riabbassi verso la forcella con la Pietra Grande (pp. I+). A questo punto si inverte la direzione di marcia e si percorrere la cresta finale in direzione N, su facili rocce anche se in parte esposte, fino alla vetta con bandiera italiana in metallo (2861 m – 0.45’).
Dalla vetta bel panorama verso N con il lago di Tovel e la parte più selvaggia del Brenta in primo piano, mentre a S la mole della Pietra Grande chiude la visuale.
Si rientra sui propri passi sulla cresta finale e la lunga cengia. Ad un certo punto, dopo le prime roccette, si intravede la possibilità di scendere sulle ghiaie a sinistra – tracce di passaggio – in vista del poggio erboso citato in precedenza. Le ghiaie non sono sempre agevolmente sciabili ma consentono di abbreviare il rientro intercettando il 336 percorso in salita (0.40’).
Da qui si segue il segnavia tornando all’incrocio con il sentiero Vidi e proseguendo questa volta in discesa, con indicazioni per Rif. Graffer. La traccia aggira un dosso erboso per poi scendere decisamente ed immettersi in una nuova cengia che permette di scendere evitando alcuni salti. Seguendo un percorso ad arco si arriva così poco sotto al rif. Graffer e poi su sentiero o sui verdi lungo la pista da sci al rif. Boch – stazione intermedia della cabinovia (1895 m – 1.20’).
Il percorso è allungabile a piacimento senza usare la cabinovia partendo da passo Campo Carlo Magno o dalla stazione intermedia della cabinovia presso il rif. Boch. La lunghezza relazionata è di 11 km con una discesa di –1050 m.
Dal rif. Stoppani: 305 a S per s.a. Benini/ferr. Delle Bocchette – 316 a SO per riff. Tuckett/Sella – 306 a NE per s.a. delle Palete
Da Bocchetta dei Tre Sassi: 336 a N per s.a. Costanzi/biv. Bonvecchio – 334 ad E per Val delle Giare/s.a. delle Palete/lago di Tovel – 334 ad O per malga Mondifrà/Campo Carlo Magno
