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relazioni

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Prealpi - Feltrine
Cimon di Fradusta
1867 m
Transacqua-Lac Sant 1080 m
850 m
4 h
F+
►►►►
rif. Caltena 1265 m

Piacevole visitazione al gruppo del Cimon di Fradusta con balconi panoramici sopra il Primiero. Breve digressione alla cima principale che comporta qualche tratto su tracce ed un salto su facili roccette.

Da Feltre ci si porta verso Fiera di Primiero e quindi verso il centro della frazione di Transacqua. Si seguono le indicazioni per il rif. Caltena lungo una stretta ed a tratti ripida stradina, si passano gli edifici in loc. Lac Sant lasciando a sinistra la successiva stradina forestale e poco oltre si parcheggia su alcuni spiazzi a fianco strada – tabelle CAI (1680 m).

Dalle tabelle si segue la larga traccia che poco sopra incrocia la stradina forestale che si segue per alcuni tornanti sino ad una sbarra – tabelle. Ci si alza sul sentiero a destra ed in breve si raggiunge un primo bivio a Giazzai (1220 m – 0.15’).
L’evidente traccia che prosegue diritta – non segnata – risale il boscoso canalone della Val Ombrìa tra il Sasso Padela a sinistra ed il Col Guion a destra e consente di rientrare sul segnavia poco oltre il Col Guion. Questa variante, più breve del percorso descritto, rimane però all’ombra del bosco e manca dei panorami assolati che presenta il più remunerativo 744.
Dall’incrocio a destra sul 743 che con brevi tratti ripidi conduce al bivio dello Sforzelin de la Chegantaia (1295 m – 0.15’).
Ora ad E sul 744 su pendenze più contenute in piacevole ambiente traversando con aperture su Vette Feltrine e gruppo del Cimonega raggiungendo facilmente l’altura del Col Guion con panorama sul sottostante Primiero (1527 m – 0.35’).
Si scende parzialmente ad una vicina sella su cui si innesta la variante diretta da Giazzai lungo il canalone boscoso della Val Ombrìa e si prosegue sul segnavia iniziando la risalita verso N. Su ripidi ma ben tracciati tornantini ci si alza progressivamente mentre dirada la vegetazione toccando altri pulpiti panoramici e traversando su alcuni brevi tratti appena esposti ma senza difficoltà. Sull’ultimo pendio ci si porta alla forcella che si affaccia sul versante N e sulle ultime roccette a sinistra – breve tratto con fune – si rimonta la cima occidentale con la grande croce (1861 m – 1.00’). Poco lontana verso O l’altura del Sasso Padela (1748) che si affaccia sul Primiero.
Si rientra alla sottostante forcella, si discende sul versante N con l’aiuto di un breve tratto attrezzato seguito da un traverso a destra che porta ad una più marcata e larga forcella. Da questa sul pendio opposto seguendo a destra del crinale una labile traccia che traversa a destra ad aggirare la prima altura. Si risale un irto pendio su zolle e scalinamenti riportandosi quasi sulla dorsale poco sotto un blocco roccioso. A destra dello stesso quindi a rimontare alcune balze e tra le rocce a superare un salto appigliato (2 m - I-), quindi sul filo sommitale tra roccette e qualche pianta fino alla cima principale del gruppo del Cimon di Fradusta (1867 m – 0.20’).

Dalla cima a ritroso ci si riporta alla larga forcella da cui nuovamente sul 744 a N sulle ripide svolte si discende il canale per qualche minuto quindi a traversare verso sinistra nel bosco sino alle tabelle di Pra Caoril dove arriva il 744 che sale da Domadoi (1625 m – 0.30’).
Ora a sinistra sul 744A traversando con qualche tornante intermedio sino al bivio di Scofa (1350 m – 0.20’).
Si svolta a S sul 743 sul versante occidentale in leggera discesa e ci si riporta al bivio di salita a Giazzai da cui sul medesimo percorso iniziale ad incrociare la sottostante stradina foresta ed in breve al PP (1080 m – 0.35’).

Percorso facile da intraprendere con climi freschi che presenta tratti ripidi tra il Col Guion e la croce della cima O. Il percorso relazionato consente di approcciare il Col Guion dal versante S, più aperto e soleggiato. La breve salita alla cima principale del gruppo del Cimon di Fradusta si svolge su labili tracce di passaggio e richiede attenzione su brevi tratti ripidi
nella salita terminale pur dalla difficoltà contenuta.
In caso di innevamento sul versante N il ripido tratto di discesa sino a Pra Caoril può presentare tratti ghiacciati da percorrere con cautela.
Al bivio dello Sforzelin de la Chegantaia è possibile arrivare anche salendo direttamente dal rif. Caltena seppure il rientro comporti un tratto di ripida risalita da Giazzai al bivio.
I sentieri della zona sono stati recentemente tracciati come pure le nuove varianti ed ovunque ottimamente segnalati. Il percorso del 744 che sale da N risulta errato in molte mappe in quanto non raggiunge direttamente la cima principale con percorso che si snoda ben più sotto del gruppo del Cimon di Fradusta.

Dallo Sforzelin de la Chegantai: 744 a S per rif. Caltena
Da Pra Caoril: 744 a NE per Domadoi/Baita del Vecio
Da Scofa: 723 a N per Transacqua/Domadoi

2018
Dario, Fabrizio, Sergio e Michele
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