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Bella escursione in una zona poco frequentata del Brenta che permette una visuale fantastica dalla cima su parte della catena centrale del gruppo.
Da Madonna di Campiglio ci si porta verso passo Campo Carlo Magno e si parcheggia presso la stazione a valle della funivia del Grostè (1646 m). Con gli impianti si sale sino alla stazione a monte presso il rif. Stoppani (2438 m).
L’eventuale lunga ed a tratti monotona salita a piedi può avvenire lungo la mulattiera attraverso la Pozza di Boch ed il Pian del Grostè anche salendo inizialmente in auto per un breve tratto (2.20’).
Un’ulteriore ma più lunga alternativa è il segnavia 331 da Madonna di Campiglio attraverso il monte Spinale (3.30’).
Dal rifugio si segue il segnavia 305 per il Sentiero Benini per circa una mezz’oretta fino ad un dosso erboso dove lo si abbandona presso un segnavia. Si seguono a sinistra degli ometti ed una vaga traccia che scende lungo i sottostanti lastroni rocciosi dei Grostedi. Si continua a seguire gli ometti - troppi e sparsi ovunque che possono creare confusione - ed i radi segnavia gialli o blu divincolandosi fra i bassi muretti rocciosi (I) e cengette lungo una sorta di scalinata naturale, evitando lunghi e profondi crepacci nelle bancate rocciose. Si raggiunge il sottostante ondulato e desolato vallone e si seguono gli ometti traversando verso sinistra e salendo per una placconata rocciosa e successive ghiaie fino a raggiungere un cengione inclinato alla cui sinistra si alza una lastronata che raggiunge una cimetta con una piccola croce. Si asseconda il largo cengione con ometti di sassi e bolli blu - ora più frequenti - sin sotto una zona di massi crollati e strati rocciosi sul margine NO dell’invaso dell’ex vedretta di Flavona (ca. 2700 m - 2.00’).
Da qui si sale verso sinistra per un ampio canale di sfasciumi - uno sci piantato fra i sassi fa da evidente punto di riferimento - fino alla selletta della cresta sommitale compresa fra Cima Roma a sinistra e Cima delle Val Perse a destra (0.20’).
Dalla selletta si sale a sinistra per facili rocce fino a un forcellino quindi per un breve risalto roccioso (3 m - I+/II-) uscendone su un piatto crestone inclinato e fessurato. Si rimane a destra di un crepaccio nella roccia, si risale il piatto lastrone inclinato e si supera un breve muretto (I+) e in pochi passi si raggiunge la vetta con ometto di sassi di Cima
Roma (2837 m – 0.20’). La vetta è in realtà bifida e rientrati al forcellino si può salire a sinistra per il largo e fessurato lastrone inclinato che conduce sulla vetta di sinistra. Visuale fantastica su parte della catena centrale del gruppo (Cima Falkner, Campanile di Vallesinella, Sella, Cima Brenta) e su tutto il sottogruppo della Campa.
Si ritorna alla selletta divisoria e si risalgono verso destra, senza percorso obbligato, i gradini dei bianchi strati rocciosi inclinati (I) fino a raggiungere l’ometto di sassi sulla piatta ed inclinata vetta della Cima delle Val Perse (2811 m - 0.10’).
A ritroso come per la salita facendo attenzione al labirinto di ometti del Grostedi. Nel dubbio tendere comunque a rimanere sulla sinistra tralasciando eventuali ometti che si possono intravvedere anche a distanza sulla destra e riportarsi al rif. Stoppani (2438 m – 2.00’).
Escursione che si svolge tutta fuori segnavia e da intraprendere esclusivamente con cielo terso in quanto trovarsi in mezzo alla nebbia sull’altopiano pieno di fessure e profondi crepacci del Grostedi può rivelarsi molto pericoloso.
Tempi e dislivello sono riferiti con partenza/arrivo al rif. Stoppani.
Dal rif. Graffer: 336 a N Sentiero Costanzi
Dal rif. Stoppani: 390 a NO s.a. Vidi - 306 a NE Sentiero delle Palete - 301 a SE per malga Spora/Andalo - 316 a SO per rif. Tuckett
