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relazioni

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Alpi - Carnia
Coglians v.n.
2780 m
Collina-Rif. Tolazzi 1350 m
1500 m
6 h
F+ / pp. I
►►►►
rif. Tolazzi 1350 m – rif. Marinelli 2111 m

Bella ascesa alla cima principale del Friuli lungo la via normale con interessante variante intermedia di salita e rientro più ampio passando per il rif. Marinelli.

Da Forni Avoltri si prosegue sulla rotabile che conduce al paesino di Collina per proseguire oltre sino ai parcheggi presso il rif. Tolazzi (1350 m).

Dal rifugio si prosegue verso E sul segnavia 143 – come pure più lungamente sulla forestale – sino a raggiungere la deviazione per la malga Morarèt (1700 m – 0.40’).
Si abbandona il 143 e si continua a sinistra sulla forestale sino ad un secco tornante a destra, si prosegue sulla sterrata per un centinaio di metri sino a rinvenire un’evidente traccia a sinistra – bollo rosso su un albero poco sopra lo stacco (ca. 1800 m – 0.20’).
Ci si alza progressivamente traversando il pendio sulla traccia stretta tra l’erba ed i mughi ma sempre evidente e con pendenza costante. Il percorso rimonta un varco tra fasce rocciose e più sopra, dove la pendenza si attenua, offre bellissime aperture tra i fiori e spazi aperti. Il rilassante pendio viene piacevolmente superato e ci si avvicina
progressivamente al primo incrocio, presso alcuni contrafforti artificiali, dove confluisce a destra il 145 Traversata Carnica che arriva dal rif. Marinelli e prosegue poco sopra a sinistra per il Sentiero Spinotti (ca. 2100 m – 0.40’).
Si prosegue a N sino all’incrocio successivo (2300 m) con il 143 che confluisce da destra e si risale il largo canale di ghiaie e detriti restando sul lato destro a ridosso delle rocce oppure risalendo al centro le lingue di ghiaie – più faticoso - a rimontare quindi una fascia rocciosa lungo ampie svolte. Si raggiungono le ghiaie basali del versante meridionale del Coglians all’altezza di una forcella e cima secondaria a sinistra. Si traversa per un buon tratto sui detriti puntando ad una stretta forcella all’orizzonte senza raggiungerla. La traccia devia in effetti a sinistra portandosi sulle prime roccette – segnavia ed ometti. Si risale una facile rampa su placca e quindi su pendenze più accentuate le rocce a destra (I). Si supera un successivo salto roccioso potendo scegliere tra un facile e divertente camino a sinistra, un passo esposto mediano oppure una cengia di poco superiore. Seguendo i segnavia si assecondano le varie svolte che, su un fondo solido ma talvolta sporco di detriti, rimontano il versante a raggiungere il tratto terminale che su buona traccia e ghiaie conduce alla campana di vetta. Qualche decina di metri sulla bella ed aerea cresta sommitale e si raggiunge la croce sulla sommità principale del Coglians (2780 m – 1.30’).
Possibile percorrerne un breve tratto verso E dove si aprono panoramiche vedute.

Sul medesimo percorso di salita a ridiscendere le roccette e raggiungere le ghiaie basali. Più speditamente ci si porta sulla breve fascia rocciosa che si discende sulle ampie svolte e le successive lingue ghiaiose centrali, preferibili al percorso a ridosso delle rocce a sinistra. Al primo bivio ci si tiene in quota sulla sinistra, segnavia 143, traversando su buona traccia a superare un’insellatura e puntando alla cresta erbosa segnata dall’evidente sentiero - due brevi e facili tratti attrezzati. Si rimonta la dorsale, si taglia su bella cengia alla base di una altura intermedia per proseguire oltre e rimontare verso il Pic Chiadin. Lo si aggira sul versante E e lo si risale facilmente sui verdi per qualche decina di metri sino alla sommità (2302 m). Con una piacevole discesa si torna a scendere sino al sottostante rif. Marinelli (2111 m – 1.20’).
Dal rifugio ad O seguendo lungamente la forestale oppure con tratti più diretti e ripidi lungo il segnavia 143 che taglia numerose curve della sterrata e riporta accanto alla malga Morarèt e conclude al PP presso il rif. Tolazzi (1350 m – 1.00’).

Percorso non impegnativo ma da affrontare con attenzione lungo il tratto finale sulle rocce sotto la cima dove prestare cautela per le cadute di sassi.
La variante intermedia descritta permette di accorciare i tempi di salita ed offre sicuramente un ambiente più piacevole in buona parte all’ombra al mattino. Per il rientro è possibile seguire ad O il 145 Sentiero Spinotti e quindi scendere al PP lungo il 144.
Le vedute dalla cima sono ampie e spettacolari.

Dal rif. Tolazzi: 144 a N per Monte Capolago v.n./rif. Lambertenghi/Lago Volaia/ferr. Nord Coglians
Dal bivio q. 2300: 143a a N per anticima E
Da forc. Monumenz: 172 a N per Cima di Mezzo – 149 ad E per Traversata Carnica al Passo di Monte Croce Carnico
Da rif. Marinelli: 148 ad E per Traversata Carnica

2020
Sergio e Michele
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