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relazioni

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Dolomiti - Zoldano
Rifugio Venezia
1945 m
Forcella Staulanza 1766 m-Zoppè di Cadore 1460 m-Borca di Cadore 890 m
250/700/1050 m
4/6 h
F
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rif. Venezia 1946 m

Il rifugio, idealmente posizionato nei pressi dell’attacco della famosa Cengia di Ball, via normale al Pelmo, è un incrocio di diversi sentieri provenienti dalle diverse aree circostanti e risulta spesso molto frequentato.

Gli accessi principali, con differenti tempi e impegni, sono:
1 - Da forc. Staulanza si parcheggia ai lati della strada (1766 m).
2 - Da Forno di Zoldo seguire indicazioni fino a Zoppè dove passato il centro e presso l’ultimo bivio fermarsi subito a destra o poco dopo a sinistra in ristretti parcheggi (1460 m).
3 - Da Borca scendere a sinistra verso Ponte di Cancia dove, appena superatolo, si parcheggia su ampio spazio (890 m).

1 - Da forc. Staulanza prendere il sentiero a est opposto al rifugio per proseguire subito dopo a destra al primo bivio sul 472 AV1 Anello Zoldano. Si costeggia piuttosto bassi il Pelmetto lasciando a destra le discese per Palafavera ed a sinistra il breve accesso al famoso sito delle impronte dei dinosauri. Il sentiero continua senza particolari ripidità con brevi discese intermedie lungo il quale i vari 474, 473 e 499 portano in val Zoldana. Contornare ora vicini sotto la parete della Spalla Sud del Pelmo risalendo le ultime spalle erbose fino al passo di Rutorto e in pochi minuti al rif. Venezia (1945 m – 2.00’).
2 - Dal borgo di Sagui oltre fine strada per pochi metri quindi seguire a destra una prima indicazione 471 per il rifugio all’interno del bosco con tratti mai troppo ripidi; ci si dirige rapidamente verso il Pelmo che si inizia ad intravvedere chiaramente nella sua grandezza. Al termine si incrocia la comoda carrozzabile che arriva a destra da Zoppè e utilizzata dalla maggior parte dei frequentatori (1800 m – 0.50’).
Variante corta - proseguire a sinistra sempre su 471 Anello Zoldano verso nord dove al termine del tratto carrozzabile inizia il sentiero che conduce subito al passo di Rutorto e quindi al rifugio (1945 m – 1.00’).
Variante lunga - a destra a ritroso per la carrozzabile segnavia 493 in leggera discesa fino al primo secco tornante sulla destra (fino a questo punto anche da Zoppè su comoda sterrata). A sinistra stacca una traccia di sentiero sempre 493 che in falsopiano e leggera ascesa tra splendidi boschi conduce prima alla forc. Colonel de la Stanga (1849 m – 0.50’) e quindi su segnavia AV3, dopo una intermedia discesa di circa 100 m, riprende a salire ad incrociare il 475 proveniente da Borca. Seguirlo a sinistra senza più perdite di livello fino ad una spalla panoramica con vista su rifugio e Pelmo. Continuare a sinistra al passo di Rutorto e quindi al rifugio (1945 m – 1.00’).
3 - Risalire la ripida stradina di servizio asfaltata segnavia 476 lungo i secchi tornanti fino alla larga zona prativa di Fienile Pister 1284 m, dove una poco visibile indicazione indica a destra a tagliare uno splendido bosco e quindi ad una radura. Ancora in salita a sinistra ci si porta ad una aperta e incredibile zona panoramica (Tabià Ciauta 1430 m - proprietà privata) con alle spalle panoramica sull’Antelao. Seguire oltre il sentiero ed inoltrarsi ancora nel bosco dove le indicazioni guidano verso Casera de Ciauta (1552 m ristoro – 1.30’). Dietro questa su 475 ancora a salire nel bosco sul lato destro della collina fino ad estesa zona prativa aperta (Pian de la Palù). Proseguire in salita su indicazioni AV3 toccando il pendio del Col de Fer quindi in pochi passi al passo di Rutorto ed al rifugio (1946 m – 1.30’).

Stessi percorsi o combinazioni fra loro.

Il primo accesso più comodo permette di costeggiare il Pelmetto e lungo tutta la parete sud del Pelmo. Comporta alcuni saliscendi anche se di contenuti dislivelli e passa appena sotto il sito archeologico famoso per le impronte dei dinosauri.
Il secondo è probabilmente il più panoramico sulla maestosa facciata sud del Pelmo: semplice e veloce con la variante per la carrozzabile. Il terzo è più lungo e faticoso ma la visione del Tabià Ciauta e dell’Antelao ripagano ogni sforzo. Da evitare nei periodi più caldi vista la partenza da quota più bassa.

1 - 472 AV1 per rif. Citta di Fiume – 480 per Val D’Arcia anello del Pelmo – 474/473/499 per Val Zoldana
2 - 475 ad E per Borca – 493 AV3 per rif. Talamini
3 - 475 per S.Vito – 493 AV3 per Zoppè di Cadore
Dal rif. Venezia: 470 per S.Vito – Cengia di Ball via normale al Pelmo – 480 Sentiero Flaibani forc. Val d’Arcia / rif. Città di Fiume

2009
Gianni, Luigi e Michele
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