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Storica via attrezzata lungo un tracciato della grande guerra. Bellissimo il primo tratto lavorato dagli alpini ed il terzo più impegnativo quando è presente neve o ghiaccio. La discesa diretta e attrezzata sul ghiaione verso Val Fiscalina è a tratti verticale e sicuramente la parte più tecnica di tutto il giro.
Da Auronzo-Giralba sul 103 AV5 a risalire la Val Giralba fino al rifugio Carducci (2297 m – 3.30’/4.00’) oppure dal parcheggio della Val Fiscalina sul 103 AV5 per il rif. Zsigmondy-Comici (2224 m – 2.00’).
Dal rif. Comici non serve toccare forc. Giralba ma poco al di sotto si devia a sinistra costeggiando un piccolo laghetto e collegandosi alla traccia che arriva dalla forcella (0.30’).
Dal rif. Carducci si risale a forc. Giralba (2431 m – 0.20’) e oltre questa a destra su traccia che taglia in leggera discesa diagonale. Si segue il sentiero attraversando delle roccette e alcuni colli e ci si collega a quello di salita dal rif. Comici. Scendere ancora qualche metro verso una tabella che indica la via normale al Popera che si lascia a destra toccando il punto più basso lungo una breve traccia su ghiaie che termina infine sui primi passi della Strada degli Alpini – segnavia 101 - sotto la parete de La Spada (ca. 2300 m – 0.20’).
Si inizia lungo una cengia comoda e ben attrezzata con corrimano ma per lunghi tratti poco alta sopra di noi e da subito strapiombante. Si aggira la parete e ci si dirige verso l’interno di una stretta ansa che taglia sulle ghiaie un canale franoso: attenzione in questo punto senza protezioni soprattutto se presente neve o ghiaccio. Si esce nuovamente alla luce potendo ammirare il salto verticale al di sotto della cengia appena percorsa. Tenere ancora a destra senza particolari dislivelli e potendo ammirare in lontananza il procedere della seconda tratta del percorso. La fune ottimamente ancorata guida lungo la cengia verso una più lontana rientranza sopra la Busa di Fuori passando nei pressi di una piccola cascatina. In orizzontale la cengia attrezzata termina nei pressi di un largo canalone con acqua di fusione dai soprastanti blocchi nevosi che scende verticalmente lungo una sinistra ma spettacolare parete di scolo. Si passa dal lato opposto, si rientra a sinistra su comoda traccia ancora sotto la parete della Torre Undici, la si contorna sin dove terminano le attrezzature ed il sentiero si inerpica guadagnando in pochi minuti parecchi metri, raggiungendo una cengia superiore ma più aperta e meno scoscesa.
Sopra di noi a destra le pareti ovest di Cima Undici. Continuiamo sino ad un particolare ometto nei pressi di una vecchia postazione con indicazioni per una via alpinistica. Ora è visibilmente chiara la prosecuzione della cengia ghiaiosa che in costante ma non eccessiva salita punta alla visibile forc. Undici (2716 m – 1.30’/1.50’).
Dalla forcella è possibile scendere su 124 per ripide serpentine sul Vallon Sentinella e quindi in Val Fiscalina. La Strada degli Alpini prosegue a destra e lo sviluppo è facilmente intuibile appena doppiato il bivio. Ora i saliscendi, anche se contenuti, sono continui e assecondano i passi sotto la parete. Sono presenti attrezzature molto utili in caso di neve
anche per agevolare alcuni punti di facile smottamento. Si supera una scaletta ed il successivo attraversamento di uno scuro canale oltre il quale ci si inerpica su una paretina appena strapiombante che aggira uno spigolo. Altre funi quasi verticali portano su un terrazzo ed ancora una cengia esposta seguita da un ponte di legno sopra vecchi manufatti metallici. Ancora un canalino esposto e quindi al bivio: a sinistra in discesa per il Vallon Sentinella, a destra le ultime rampe per Passo Sentinella. Si sale lungo le funi con pendenza dapprima accentuata poi più contenuta su buona roccia alla sinistra di uno spigolo appoggiato; alcuni tornanti su ghiaie portano in vista del Passo Sentinella che con pochi passi si raggiunge appena sotto una caverna di guerra con balcone sul sottostante sinistro canale (2717 m – 0.40’).
La ripida discesa lungo il canale che porta diretta nel Vallon Sentinella viene indicata come pericolosa, anche se molto più lo era in passato per il ghiaccio quasi sempre presente, anche ora incute qualche remora.
Si rientra in pochi minuti a ritroso fino al bivio precedente indicante la discesa nel vallone ed eventuale collegamento col sentiero attrezzato della Croda Rossa. Si assecondano le funi in discesa, dapprima su tratti in diagonale più comodi e successivamente su pareti verticali anche se ben appigliate. Le buone attrezzature guidano tra piccoli terrazzini e altre ripide calate in velocità fin nei pressi del terminale del ripido canale che scende direttamente da passo Sentinella per poi deviare a sinistra sulle ultime facili rocce fino ai segnavia di attacco e sulle prime ghiaie (ca. 2550 m – 0.30’).
Ci si cala ora lungo la chiara traccia di discesa del largo vallone, magari assecondando le lingue migliori per scendere in velocità, puntando in direzione di un sentiero nel verde molto più in basso oltre il termine del ghiaione. Lo si raggiunge presto e nei pressi di un crocevia con tabelle si devia a sinistra su 124 – diritti invece per i Prati di Croda Rossa. Al bivio successivo ancora a sinistra su 122 e quando il ripido e tortuoso sentiero tra i mughi si esaurisce, si segue il largo letto asciutto verso nord evitando il rif. Fondovalle; attraversando poco oltre il largo pianoro di ghiaie e sassi ci si collega al pianeggiante sentiero che riporta presto al parcheggio della Val Fiscalina (1454 m – 1.40’).
La Strada degli Alpini resta sempre uno dei più bei percorsi delle Dolomiti. Storia, natura, panorama sono solo alcuni degli aspetti che si vivono lungo il tracciato. Il fatto che le difficoltà tecniche non siano molto rilevanti non deve far pensare che sia un giro semplice. Anche se sempre attrezzati i punti di notevole esposizione non mancano.
Facile e spettacolare il primo tratto lungo la cengia scavata nella parete. Poco più faticoso e semplice anche se panoramico il secondo fino a forc. Undici. Decisamente più impegnativo il terzo fino a passo Sentinella. Attenzione alla ripida discesa attrezzata che deposita sul vallone: ben disegnata ed appigliata può presentare pericolo per
cadute di sassi.
Con partenza dalla Val Fiscalina oppure Giralba i dislivelli diretti sono rispettivamente 1400 m e 1800 m.
Dal forc. Undici: 124 a N per Vallon Sentinella e Val Fiscalina/Prati di Croda Rossa
Da passo Sentinella: 101 ad E per Vallon Popera/rif. Berti
Dal bivio oltre il Vallon Sentinella: 100 per Prati di Croda Rossa
