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La zona dove è situato il rifugio è inserita in un bellissimo paesaggio. Il luogo è punto di incontro di parecchi sentieri provenienti da ogni direzione.
Gli accessi principali, con differenti impegni, sono:
1 - Dal paese di Soffranco in Val Zoldana seguire le indicazioni per Val del Grisol, dopo qualche chilometro di stretta ma buona stradina arrivare ad un incrocio presso un ponte e lasciare l’auto nei piccoli parcheggi.
2 - Passato il centro a Forno di Zoldo prendere la strada a sinistra presso la chiesetta, la quale porta stretta e ripida all’ingresso della Val di Pramper. Dopo qualche minuto parcheggiare in ampia zona al termine tratto carrabile (1150 m).
3 - Parcheggiare qualche tornante prima di Passo Duran presso malga Càleda Vecchia (1500 m) in ampio parcheggio a destra vicino al torrente che scende dal Van de Càleda.
1 - Seguire il 513 passando tra i boschi, per la casera Costa dei Nass fino ad arrivare sotto una ripida paretina El Pissandol, che bisogna superare aiutandosi con alcuni metri di cavo. Proseguire nel bosco fino a raggiungere l’ampia radura della casera di Pramperet (1776 m), quindi seguire uno stretto e ripido sentiero a tornanti fino al rifugio.
2 - Seguire la larga carrareccia fino alla malga Pramper, quindi il sentiero si fa un po’ più ripido guadagnando quota fino al pianoro finale del rifugio.
3 - Dietro il parcheggio sale subito l’evidente 543 che porta in quota ad aggirare verso sud il gruppo del Tamer. Uscito dal bosco taglia senza evidenti sbalzi la fiancata sud est della bastionata lasciando a sinistra il bivio per forcella Larga. Si sale quindi ripidi fino alla forcella del Moschesin (1950 m) dove si ammira la piana finale. Si scende ignorando la deviazione a sinistra del 540 ripidamente per qualche minuto verso destra tagliando in diagonale il fianco nord-ovest della cima De Le Balanzole e dopo qualche altro metro in discesa si raggiungono i prati antistanti il rifugio.
Stessi percorsi di salita o combinazioni fra loro.
Il primo è più lungo e impegnativo se si considera il breve salto roccioso, da sconsigliare a chi non sia molto sicuro e non assicurato.
Il secondo è decisamente l’accesso più comodo e facile. E’ facile però incappare in frequenti gite aziendali/parrocchiali col risultato di non trovare parcheggio e piuttosto una marea di camminatori lungo il percorso e nei dintorni del rifugio.
Il terzo, con meno dislivello anche se lungo, è sicuramente più aperto e permette di vedere i panorami di Agordo e della piana del rifugio dall’alto.
Dal rif. Pramperet: 521 salita alla v.n. Cima Pramper – 514 AV1 Cime de Zita e rif. Pian de Fontana
