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relazioni

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Prealpi - Alpago
Cima Lasté - Cimon del Cavallo – Cimon di Palantina
2247 m - 2251 m - 2045 m
Tambre-Col Indes-malga Pian Grande 1211 m
1300 m
6 h
F+ / pp I
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rif. Semenza 2020 m-biv. forc. Lastè 2050 m

Il Cimon del Cavallo presenta sull’Alpago diverse vie di accesso. La più frequentata passa per il rif. Semenza collocato poco sotto forc. Lastè, dove si trova anche il bivacco in posizione panoramica sulla isolata Val Sperlonga. Il collegamento tra le prime due cime risulta esposto seppure su chiara traccia e la salita a cima Manera comporta un breve tratto attrezzato e pertanto richiede ogni accorgimento del caso.

Da Tambre oppure da Broz ci si porta alla frazione di Sant’Anna e quindi a Col Indes, si prosegue sulla stretta stradina asfaltata verso nord fino ai comodi parcheggi presso malga Pian Grande (1211 m). Si potrebbe proseguire per qualche altro centinaio di metri fino alla malga successiva ma con limitate possibilità di parcheggio.

Si raggiunge la successiva malga Pian Lastre e si imbocca subito oltre la larga mulattiera di servizio seguendo le nuove indicazioni. Possibile anche, ad una curva qualche centinaio di metri prima, imboccare a destra il vecchio tracciato del 923 AV7 e risalire le aperte zone di alpeggio e riprendere la mulattiera anche se resta poco dei pochi e sbiaditi segnavia. La larga traccia conduce al limitare del bosco fino ad una sbarra oltre la quale ci si incammina in moderata salita nel suggestivo e rilassante ambiente. Un primo bivio indica a destra il segnavia C, alternativa per casera Palantina. Si continua sul 923 evitando ogni tracce senza indicazioni come pure una marcata deviazione a sinistra con segnavia bianco-rossi sugli alberi. In una precedente occasione di verifica questa è risultata fuorviante e ad esaurimento più sopra trattandosi probabilmente di una variante di collegamento con il 926 che corre parallelo a quota maggiore sotto la Costa Schienon.
Dopo qualche metro in parziale ed intermedia discesa si giunge ad un bivio – a destra sul percorso AV7 all’ormai vicina casera Palantina – e proseguendo a sinistra si raggiunge la piacevole radura dove sorge la riattata Baracca degli Alpini (1475 m). Si attraversa l’aperta radura e si risale un ben più ripido pendio su buona traccia rimontandolo sino alla larga
spianata dove sorge il Sasso della Madonna (1620 m – 1.10’). Qui giunge anche il veloce 922 AV6 che traversando sotto il Col del Cuc collega casera Palantina (0.30’).
Si prosegue a sinistra su 923 AV6 ormai in campo aperto a risalire su zolle e roccette il pendio e dopo un ultimo tratto tra ghiaie e sassi ci si collega all’alternativo 926 anch’esso proveniente da malga Pian Lastre. Dal bivio a destra in quota traversando sotto le pareti dove la traccia è stata scavata e ricavata lungo una cengia, si traversa sotto il Cornor e dopo
una breve ascesa si perviene al rif. Semenza (2020 m – 1.00’)
Si prosegue oltre il rifugio per poco sino alla vicina forc. Lastè nei pressi della quale sorge l’omonimo bivacco pure ricovero invernale del rifugio (2050 m). A destra si risale il facile pendio su evidente traccia ben segnalata con pendenza costante sino a sormontare l’aperta e forse poco appariscente sommità di Cima Lasté (2247 m – 0.30’).
Si prosegue a S, in contenuta discesa, su esposta ma facile cresta rocciosa che divide i due versanti da affrontare con cautela e dove, diversamente dalle indicazioni delle cartine, non sono presenti attrezzature. Ad un intaglio scende a destra un sentiero che collega il rif. Semenza e consente di evitare l’ascesa alla cima appena valicata - facile ed evidente ma da evitare in caso di innevamento persistente. Si prosegue a fianco della cresta lasciandola per pochi metri e portandosi a ridosso di alcune pareti rocciose. Qui è presente un breve seppur ripido tratto attrezzato che supera la prima parete verticale per poi traversare tra grossi massi e spaccature a riprendere la traccia più comoda. In breve con gli ultimi metri si perviene sulla larga calotta sommitale del Cimon del Cavallo/Cima Manera (2251 m – 0.20’).
Per rientrare rif. Semenza scendere dalla cima e superare con cautela il breve tratto attrezzato in discesa. Dopo pochi metri è evidente sulla sinistra il sentiero sopra accennato che, inizialmente in ripida discesa e quindi in diagonale, riporta verso il sempre visibile rifugio (2020 m – 0.30’).
Dal rifugio percorrere a ritroso l’accesso fino al primo bivio e senza scendere per lo stesso itinerario di salita proseguire per il 926 tagliando tutta la base della Cima delle Vacche al cui
termine il sentiero comincia a perdere ripidamente quota. Quindi in diagonale a destra e ancora a sinistra ad entrare definitivamente nel bosco. Seguire il facile sentiero fino all’uscita nei prati terminali presso la malga e da qui fino al parcheggio (1211 m – 1.50’).
Il prosieguo del giro proposto comporta la discesa dal Cimon del Cavallo sul versante SO. Si tralascia la variante attrezzata che poco sotto la cima scende a sinistra, assecondando la dorsale erbosa che più sotto discende un tratto di roccette con minimali attrezzature. Si superano due stretti intagli, una breve cresta pianeggiante ed un ultimo tratto recentemente attrezzato sino a chiudere la discesa presso forc. Palantina (2045 m – 0.20’).
Oltre la forcella, sul 929 AV7, si traversa sul versante friulano sotto il Cimon di Palantina su traccia scalinata ed in costante ascesa. Ci si porta sul versante O sino a raggiungere lo stretto intaglio che collega i due versanti. Ora a destra a risalire la dorsale su roccette e scalinamenti sino alla terminale verde cresta sull’ampia cima del Cimon di Palantina (2190
m – 0.30’).

Si ritorna sui propri passi sino all’intaglio sottostante quindi in discesa a N sul 929 AV7 traversando sotto la cima. Oppure, in condizioni di buona visibilità e volendo evitare il rientro alla forcellina, dalla cima ci si accosta alla cresta precipitante a N e la si segue in campo libero seguendo qualche labile traccia di passaggio e comunque sui migliori passi. Discostandosi leggermente dal bordo destro si continua a scendere abbastanza diretti puntando alla sottostante ed evidente dorsale erbosa. Ci si accosta al filo in qualche punto panoramico e proseguendo la discesa sino ad incrociare il segnavia CAI che seguendo ora la traccia nel bosco su tratti anche ripidi conduce sino alla conca dove sorge casera Palantina (1521 m – 1.00’).
Dall’incrocio ora ad O su segnavia C integralmente sin dentro il bosco oppure, poco oltre la casera, si devia a destra su AV7 per raccordarsi in breve col medesimo sentiero di salita – la variante C anche se breve prevede una perdita di livello più consistente. In ogni caso piacevolmente nel bosco sulla larga mulattiera sino a malga Pian Lastre ed in breve su rotabile al parcheggio di malga Pian Grant (1211 m – 0.50’).

Per tutti i percorsi in zona sono da preferire giornate non particolarmente calde. A parte pochi metri appena esposti poco prima del rifugio, i tratti fino a quest’ultimo sono tranquilli. Attenzione va prestata tra Cima Lasté e sul breve tratto attrezzato sotto il Cimon del Cavallo. Il prosieguo per il Cimon di Palantina è più faticoso che altro, seppure si incontri qualche attrezzatura lungo la discesa da Cima Manera. In occasione dell’ultima uscita descritta si è purtroppo constatato che casera Palantina è stata, ancora una volta, dolosamente ridotta in macerie.

Dal biv. Forc. Laste: 924 AV6 a N per Val Sperlonga e Val Salatis/925 AV7 a NE per Cima Valgrande/Messer
Da cas. Palantina: 922 ad O per Sant’Anna – a SE per forc. Palantina - 993 a SE per Piancavallo

2016
Dario e Michele
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