SomariTeam
relazioni
relazioni

Il sentiero attrezzato è solo parte di una grandiosa escursione in ambiente selvaggio e isolato appartenente al meraviglioso gruppo delle Dolomiti d’Auronzo. Il biv. Gera costituisce il punto centrale del percorso qualunque sia l’avvicinamento per il quale consigliamo quello descritto per la sua bellezza, il divertimento ed il minor dislivello.
La risalita a forc. De Ambata è stata purtroppo recentemente attrezzata (2017) togliendo il divertimento nella facile arrampicata.
Salita da Padola – a monte del paese si imbocca Via Ajarnola e la si segue per qualche minuto sino al divieto presso una larga radura dove si parcheggia (1350 m). Questa soluzione consente l’accesso con minor dislivello se si eccettua l’avvicinamento con gli impianti che collegano Padola con il Col dla Tenda.
Alternativa da Padola è lasciare l’auto poco sotto il lago di Campo e sul 151, che in alto accosta il Col dei Bagni, rientrare all’incrocio dei sentieri presso le Buse del Pinter.
Salita da Auronzo – si raggiunge loc. Reane, di fronte agli impianti di risalita, e si parcheggia nella piazza Regina Pacis quindi a piedi si risale Via Ambata fino al suo termine dove inizia il sentiero 123 per la Val De Ambata.
Punto di partenza alternativo può pure essere passo Zovo/S.Antonio come pure poco oltre presso S.Anna; in entrambi i casi ci si dirige verso casera Ajarnola con un ben più lungo approccio inziale ma una discesa più contenuta.
Si imbocca la mulattiera a destra che risale tra la vegetazione ed in breve traversa le piste da sci seguendone lo sviluppo a N. La si abbandona all’altezza di una tabella seguendo il segnavia 164 ora su sentiero. Si continua a salire e ci si porta al bivio successivo da cui a sinistra, segnavia 126 (1750 m – 0.50’).
La traccia ora risale nel sotto bosco sino ad una tabella che a sinistra invita a salire il pendio, evitando quindi ogni dismessa traccia che in passato proseguiva diritta ma ormai abbandonata e priva di segnavia. Si sale traversando le Buse Pinter dove la vegetazione dirada e ci si dirige alla base delle lingue di ghiaie tralasciando il segnavia 163 che a sinistra prosegue al Col di Tenda e continuando verso il vallone sul 126. Si traversa una verde radura e seguendo i bolli la traccia si inerpica più decisa risalendo il largo ghiaione centralmente. Il sentiero solo a tratti appena disagevole guadagna quota senza svolte e risale il bordo morenico di sassi e ghiaie sino all’incrocio col segnavia 153 che, provenendo da E continua a destra verso Rocca dei Bagni e biv. Piovan. Si prosegue verso la base delle pareti sin dove alcuni bolli segnano una paretina da risalire (2080 m – 1.00’).
Il tratto seguente sino a forc. De Ambata è stato recentemente attrezzato (2017) – si mantiene la precedente descrizione. Con divertenti movimenti ci si alza sopra la placconata (I/I+) e si seguono bolli e le tracce su facile terreno addentrandosi nel canale tra le pareti superandone una comoda strettoia. Tra i massi del canale seguendone le svolte ci si accosta ad una fascia rocciosa a sinistra dove alcuni passi più tecnici consentono di salire la parte finale del canale (pp. I). Al suo culmine si seguono i bolli a sinistra risalendo una facile paretina appoggiata appena esposta su buona roccia seppure con qualche detrito in alcuni punti lungo lo sviluppo, assecondando i vari canalini ed i brevi traversi che si incontrano (30 m I/pp. I+). La parete esaurisce la sua ripidità presso una conca chiusa da un’alta parete verticale con a destra un vicino intaglio che si ignora.
I bolli proseguono a sinistra risalendo una placca appoggiata e le successive roccette che riprendono una certa verticalità ma senza passi obbligati (I) e nella parte superiore punta verso un torrione del contrafforte. Il percorso risulta ora più scalinato e cosparso di detriti ma su buona solidità ad aggirare una costola rocciosa su comoda cengia. Si riprende a salire sensibilmente su ottima roccia superando una nuova fascia rocciosa da sinistra a destra (I) ed il successivo pendio in divertente e facile progressione e quindi un tratto più appoggiato su ghiaie e detriti. Si supera ancora con semplicità un roccione a destra e si entra nella parte mediana di un poco invitante e scivoloso canalino con fine detrito, dove lo stesso si restringe tra le due pareti. Lo si risale inizialmente sotto la parete di sinistra per traversare presto a destra. Il canalino si inerpica tortuoso nella parte finale e poco sotto l’ormai evidente intaglio lo si abbandona per superare una breve e delicata paretina a destra (4 m – I+) e sormontare la breve crestina, ora più solida. In breve e con facili passi ci si porta sul soprastante e panoramico intaglio di forc. De Ambata (2413 m – 0.50’).
Dalla forcella si scende il pendio opposto verso il bivacco visibile in lontananza. Il terreno, pur ripido, non presenta problemi consentendo a tratti anche una veloce discesa su buone ghiaie. La traccia diminuisce la sua pendenza e con ultimo panoramico traverso supera gli ultimi colli dietro i quali sorge in fantastica posizione il biv. Gera (2224 m – 0.15’).
La salita per la selvaggia Val De Ambata – segnavia 123 - prevede un lungo sentiero in ambiente vario, bosco, torrente, prati. A volte poco evidente, ma sempre segnalato con ometti e bolli rossi, impone qualche breve passaggio di arrampicata in particolare in corrispondenza di un grosso masso incastrato in una gola e conduce al panoramico balcone del rif. Gera (2240 m - 3.30’/4.00’).
Dal biv. Gera – su segnavia 152 - si punta a S traversando in leggera discesa verso le pendici della Croda di Tacco. Si raggiunge l’attacco della ferrata dopo aver percorso una breve cengia ascendente in alcuni punti scivolosa ed esposta seppur larga. Dopo i primi pochi metri con qualche passo verticale e traversi il percorso conduce su una zona prativa e panoramica in discreta salita per traversare poco sopra una fascia rocciosa attrezzata ed il successivo pendio. Si prosegue risalendo in diagonale il verde pendio macchiato di rocce sin sopra un balcone che anticipa l’aggiramento di un costolone roccioso e la successiva marcata rampa detritica da discendere con attenzione sotto la parete nuovamente attrezzata. Dove la discesa si esaurisce, al pari delle funi, si traversa in quota il pendio portandosi sotto una larga fascia di rocce dove le attrezzature, qui magari forse superflue, riprendono la salita. Ci si alza in facile e divertente progressione su buona roccia superando i primi tiri per traversare a destra e risalire un corto canalino a sinistra di un marcato torrioncino. Al suo culmine si aggira un esposto spigolo, si traversa una stretta ansa per riprendere la salita in diagonale e qualche passo verticale sempre su buone prese. Lungo l’ultimo traverso sulle facili rocce si perviene al culmine del percorso presso il Passo di Tacco (2347 m – 1.00’).
L’ultima parte del percorso attrezzato prosegue sul versante opposto che si percorre scendendo con decisione lungo le funi in traversata diagonale esposta ma facile e ben scalinata. In breve si esauriscono le attrezzature ed inizia la lunga discesa su pendii e dorsali spesso macchiati di verde. Dopo aver lungamente puntato a N si devia sensibilmente a destra seguendo la sponda di un marcato canale detritico per allontanarsene più sotto.
Dopo un bel pendio verde se ne discende la scarpata terminale a riprendere la sponda destra di un ancor più marcato letto detritico e traversarlo più sotto entrando nel bosco giungendo in breve all’aperta radura di cas. Ajarnola (1602 m – 1.00’).
Da questa a sinistra sempre sul 152 nel bosco e ben presto lungo la larga mulattiera sino al PP (1350 m – 0.30’).
Discesa ad Auronzo dal bivacco Gera - Si seguono le indicazioni del segnavia 123 che discendono sino alla parte alta della Val De Ambata accostando un letto torrentizio asciutto. Si prosegue in discesa sul sentiero che più sotto entra nel bosco e su traccia decisamente più piacevole perde costantemente quota per incrociare una larga mulattiera presso alcune tabelle in loc. Fagaredo (1300 m - 1.40’). Lungo questa sino alle porte di Auronzo alla frazione di Reane (980 m – 0.30’).
Fantastico giro ad anello attorno alla Cima di Padola e la Croda di Tacco che condensa isolamento, paesaggi e siti spettacolari, divertente percorso attrezzato – dedicato alla scomparsa guida auronzana Corte Colò ‘Mazzetta’.
Come riportato la risalita sino a forc. De Ambata è stata purtroppo recentemente attrezzata con funi togliendo al tratto il divertimento di una facile arrampicata.
E’ possibile, in periodo estivo, salire con la seggiovia al rif. Col dla Tenda e da qui proseguire a N sul 163 verso il bivio con il 126 presso le Buse del Pinter. Nel caso si opti di salire dal versante di Auronzo, per non dover ripercorrere il medesimo percorso a ritroso , si consiglia di organizzarsi con due veicoli uno parcheggiato ad Auronzo ed uno a Padola o in alternativa a S.Anna come pure al passo S.Antonio avendo cura di deviare per il 164 nei pressi della Casera Ajarnola.
Dal bivio sopra il Valon de la Sapada: 153 a N per biv. Piovan/rif. Berti – 153 a S per passo S.Antonio – 125 per S.Anna
Dal biv. Gera: 152 a N per forc. Anna/biv. Piovan/rif. Berti
