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Piacevole e facile escursione lungo mulattiere ciclistiche, quindi da percorrere in inverno o inizio primavera senza gente e caldo afoso. Dislivello contenuto ma giro discretamente lungo anche se molto lineare. Combinabile con altre varianti in zona per una escursione anche più lunga.
Sulla provinciale che da Vittorio Veneto porta alla Piana del Cansiglio, qualche chilometro prima si tocca La Crosetta, comodo valico con parcheggi (1150 m).
Si scende a ritroso la strada per poche centinaia di metri fino alle evidenti tabelle a sinistra che indicano l’inizio della mulattiera. Si salgono i primi comodi metri in salita ad abbandonare alle spalle la strada asfaltata e portarsi sul lato est della linea di dorsale boschiva. Si arriva ben presto a cas. Cercenedo (1142 m) che si passa seguendo il tracciato con ampie svolte e tornanti nella vegetazione. Su continuo e modesto falsopiano si lascia sulla destra cas. Sponda Alta (1250 m) e quindi piegando a sinistra verso nord al bivio successivo con indicazione per la vicina cas. Brombolo (1311 m). Ora a destra nel bosco ed assecondando i bassi colli in leggera discesa al rifugio Maset (Anpi) con porzione aperta ad uso bivacco (1270 m – 1.15’).
Davanti alla costruzione in breve discesa ad incrociare una larga mulattiera parallela a quella percorsa fino al rifugio con segnavia 981. Si prosegue a sinistra in modesta salita e dove la vegetazione si apre tra particolari caratteristici avvallamenti nel terreno ed il panorama dell’Alpago di fronte si arriva all’aperto Col dei S’cios (1340 m – 0.30’).
La mulattiera, se individuabile, continua oltre tra due colli e si riporta all’incrocio con altri larghi sentieri poco oltre in discesa. In caso di neve e senza tracce è comodo risalire il colle dietro l’ultima casera, individuabile dai grandi ometti in cima. Dalla sommità si assecondano in discesa i colli successivi e più bassi in direzione nord-nord-est ad incrociare una delle diverse mulattiere in zona, peraltro localizzabili da alcuni segnali stradali o cartelli indicatori. La principale, identificabile da paletti delimitatori di legno, riporta il segnavia B1 ed incrocia le altre presso un ampio bivio con indicazioni (1290 m) per la casa forestale della Candaglia.
Si segue l’indicazione; al vicino bivio successivo si ignora il segnavia 991 (prima a destra e poco dopo a sinistra), continuando invece sulla larga mulattiera. Pochi minuti e superata una sbarra si arriva in zona Candaglia nei pressi della grande casa forestale con piccolo belvedere a sinistra sulle prealpi bellunesi (1268 m – 0.40’).
Si passa oltre la casa continuando sul largo segnavia B1 ed al secondo tornante, popolato da tabelle ed indicazioni, lo si lascia su comoda mulattiera e segnavia O. In facile e piacevole falsopiano si segue interamente lo sviluppo del tracciato. Si tralasciano le diverse deviazioni a destra che porterebbero verso la più lontana Piana del Cansiglio e con gradevole facilità si riprende la provinciale qualche minuto più a nord del parcheggio (1150 m – 0.50’).
Esente da alcuna difficoltà, il percorso potrebbe portare ad interpretazioni d’orientamento solo in caso di copertura nevosa e senza precedenti passaggi dal Col dei S’cios fino all’incrocio con le varie mulattiere presenti in zona. Da evitare con il caldo e quando il tracciato diventa preda dei frequenti ciclisti outdoor.
Da cas. Sponda Alta e dal biv. Maset: collegamenti con altre mulattiere della zona
Dal Col dei S’cios: rientro su 991 al PP ma solo se individuabile
Dal cas. Candaglia forc. Vanedel: collegamento verso N / con 982 per rientro parallelo ma sulla dorsale E
Dal sent. O: discesa ad O sulla Piana del Cansiglio ed eventuale rientro su sentieri o tracce a La Crosetta
